RALLEVARE v.

0.1 ralevata, rallebbeche, rallebeche, rallevare, rallevato, rallevògli, rallieva, rallievi; f: rallevati.

0.2 Da allevare.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Preci assis., XIV pm.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Muovere di nuovo verso l'alto in linea verticale. [In partic.:] erigere di nuovo. 1.1 Fig. Ridare forza e vigore. 1.2 Pron. Fig. Elevarsi intellettualmente. 2 Sollevare da qsa che opprime in senso fisico, materiale o morale. 3 Rendere qsa meno opprimente, duro o aspro in senso fisico o morale. 3.1 Pron. Diminuire d'intensità o di frequenza.

0.8 Francesco D'Agostino 22.09.2023.

1 Muovere di nuovo verso l'alto in linea verticale. [In partic.:] erigere di nuovo.

[1] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 379, col. 3.26: Li indovinj pronuntiava de luj che esso devea essere lo caffo de l'autrui, per quy Roma devea essere sommersa oy a lo tucto ralevata.

1.1 Fig. Ridare forza e vigore.

[1] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 47.11: Et però disse bene Almansore, che usare l'uomo colla donna rallieva il corpo et rallegra l'animo, rimuove l'ira e 'l pensiero, il capo alleggia e conforta i sensi...

1.2 Pron. Fig. Elevarsi intellettualmente.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 4, pag. 289.32: Con colui che dorme favella quelli che al macto favella u dice sapientia, che in fine del dicto dirà: chi è questi? Unde altró disse quelli medesmo: u' non è aldiensa non versare sermone et sconciamente non ti rallevare in tua sapiensia, imperò che sconcio è lo tuo dire quando non sè udito... || Cfr. Sir 32.6: «Ubi convivium, non effundas sermonem et importune noli extolli in sapientia tua».

2 Sollevare da qsa che opprime in senso fisico, materiale o morale.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 11, pag. 24.25: Maestra delle Virtudi, molto m'hai consolato delle mie tribulazioni, e hammi molto migliorato e rallevato de la mia malatia, in ciò che m'hai apertamente mostrato che le tribulazioni e l'angosce del mondo sono i gastigamenti di Dio...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 12, pag. 300.22: In quello medesimo tempo Mongiubello più che usato non iera arse, e sparti intorno di se molto alla lunga tizzoni ardenti di fuoco, la città de' Catanesi e' suoi confini disfece, perchè i tetti delle case, per calde ceneri arse e gravate, caddero. E per volerli rallevare per quella pistolenzia, il senato per dieci anni la imposta che dovieno pagare rimise loro.

[3] f Avventuroso ciciliano, XIV sm. (umbr.>fior.), L. 2, cap. 14, pag. 214.8: E [se] pure questo uno solo di cotanti ladroni si toglie via, forse parrà che alquanto picciol tempo siamo rallevati da ssollecitudine e da paura, ma il pericolo resterà e ssarà rinchiuso nelle vene del nostro signore lo re, siccome spesse volte aviene agli uomini che ssono con ardori di febri gravati... || Corpus OVI.

3 Rendere qsa meno opprimente, duro o aspro in senso fisico o morale.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 123.18: Ma l'onnipotente padre (però che ad alcuno iddio non è licito fare vani i fatti dell'altro iddio) per lo tolto lume gli concedeo di sapere le cose che sono a venire; e rallevògli la pena con l'onore.

[2] Preci assis., XIV pm., 16, pag. 142.37: Preghiamo el nostro sengnore Iesu Cristo, ke per le merita della sua sancta passione, ad esse anime e ad tucte l'altre delgli fidigli cristiani che fossero en quelle pene digne fa' ro gratia che rallebeche le pene e adbrieve ro 'l tempo e conducagli vaccio alla gloria de vita eterna.

[3] Preci assis., XIV sm., 16, pag. 148.6: Preghiamo el nostro sengnore Iesu Cristo che, per le merita della sua santa passione, ad esse anneme et ad tucte l'altre di fidigli cristiani che fossero en quelle pene dingne de far ro gratia che rallebbeche le pene et adbreve ro el tenpo et conducagli vaccio ai biene et alla gloria de vita eterna.

3.1 Pron. Diminuire d'intensità o di frequenza.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IX, cap. 16, pag. 724.15: E sse 'l batimento e 'l tempellamento pare ke menomi e si rallievi, puote avere huomo sperança di guerigione sança racolglimento di putredine.