0.1 slança, slançà , slanciàno, slanzà , slanzarave; f: islanciare.
0.2 Da lanciare.
0.3 f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.): 1.1; Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.).
In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Pron. Dirigersi con forza e rapidità in una direzione. 2 Far partire a piena velocità (un animale).
0.8 Simone Iusco 22.09.2023.
1 Pron. Dirigersi con forza e rapidità in una direzione.
[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 371.12: Questa [è] la [iii.a] parte, dove D. mostra la pena contenta in questa bolgia, ove vide certi pecatori a li qualli se slanciàno alcuni serpenti e fixeli tra le spalle e il collo.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 317, pag. 285.30: Puo' elo se slanzà fuora dela fanestra in lo mar con la spada in pugno.
[3] Tristano Cors. (ed. Tagliani), XIV ex. (ven.), cap. 8, pag. 164.2: Quando miser Dinadan à fato questi duj colpi, ello mexe la man al brando e se slança oltra, apreso lo bon miser Tristan, e llo bon miser Tristan se mete in la maçor presia...
2 Far partire a piena velocità (un animale).
[1] f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IV] (R) 37, pag. 366.4: Lo re Juba, quand'elli ebbe rinchiuso Curio da tutte parti, e sua gente fuorono al piano, sì che elli potevano loro cavagli islanciare, elli fedirono i destrieri da tutte parti. || Corpus OVI.