0.1 polidamente, politamente, pollidamente, pulidamente, pulitamente.
0.2 Da pulito.
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Rif. al vestire, all'ornarsi:] in modo raffinato ed elegante. 1.1 [Rif. all'ornamento di un oggetto]. 2 [Rif. al parlare:] in modo perfettamente ornato e insieme chiaro.
0.8 Elena Pepponi 29.09.2023.
1 [Rif. al vestire, all'ornarsi:] in modo raffinato ed elegante.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 39.17: E colui che perfettamente è nella fede, ama Dio sopra tutte le cose, e però non si cura né di manicare, né di bere dilicatamente, né di vestire, né di calzare pulitamente, né della gloria del mondo, però che sa che a Dio non piacciono queste cose...
[2] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 34.31: Ed era adornada intanto polidamente, et tanto era pliena de amore et de castitade, che tutti disevano che alghuna non era sì graçiosa, ni non plaxeva chosì alla Dyana overo a quella patria chome feva ella.
1.1 [Rif. all'ornamento di un oggetto].
[1] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. 4, [prol.-cap. 1], pag. 74v.1: Sipione Affricano, abiando veduto uno scuto ornato più politamente che no se conveniva, disse che no se meraveiava se ello l'aveva ornato con tanta cura, nel quale aveva più sperança che nel'arma da offexa. || Corpus OVI; cfr. Front., IV, 1, 5: «cum ornatum scutum elegantius cuiusdam vidisset».
2 [Rif. al parlare:] in modo perfettamente ornato e insieme chiaro.
[1] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 26, pag. 2432.9: E perçò li phylosophi antighi composeno l'arte del parlare, çoè la rithorica, fra li quai fo un facundo, nome Honero, lo quale parlava sì pollidamente, che çascuno trageva a soa opinione...
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 1, pag. 5.8: E però colui che ammaestra il lavoratore di terra non si dee ingegnare di parlare pulito per arte di rettorica, siccome fecero molti, li quali parlando pulitamente ed artificiosamente a' villani, e' se n'è seguito, che la loro dottrina nè da quelli che son savissimi si puote intendere.
[3] Pistole di Seneca (red. III), XIV m. (fior.), 75, pag. 187.27: Qual'è colui, che si sforzi di parlare pulitamente, se non colui, che vuol parlare disonestamente? || Cfr. Sen., Ep., IX, 75, 1: «Quis enim accurate loquitur nisi qui vult putide loqui?».
[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 161, pag. 388.7: E, s' egli avará ad anunziare la parola mia, egli la gitta con parlare polito, none schietto ch' egli attenda a pásciare l' anime di questo seme della mia parola, ma parlare molto politamente.
[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 80, pag. 176.15: Boninsegna Angiolini [[...]] cominciando il suo dire bene e pulitamente, com' era uso...