0.1 rapreso.
0.2 V. rapprendere.
0.4 In testi tosc.: f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Almansore volg., XIV po.q. (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Rif. a una sostanza liquida o fluida:] diventato più denso. 1.1 [Rif. al sangue:] diventato solido a causa della coagulazione. 1.2 [Rif. al latte].
0.8 Gaia Dolfi 27.09.2023.
1 [Rif. a una sostanza liquida o fluida:] diventato più denso.
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 160, pag. 55.29: quello k'è rapreso sia ricolto e riposto in netto vaso, e 'l vino sia gittato. || Corpus OVI.
1.1 [Rif. al sangue:] diventato solido a causa della coagulazione.
[1] f Chiose Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), ch. h [IV.6.5], pag. 114v.18: qual morte fu di più forte generatione, o questa che fece Portia [[...]] o quella che fece il suo padre in Utica percotendosi prima col ferro e poi squarciandosi la fedita e traendone il sangue rapreso e la vita... || Corpus OVI.
[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 88, col. 2.24: Et l'orina nella quale appaiono peççuoli di sangue rapreso et appare nella febre acuta o mostra procciana morte...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 720.18: il quale giustiziere, credendosi dicollare Simone, dicollòe uno montone [[...]], e 'l sangue del montone rimase quiviritto rappreso. || Cfr. Legenda aurea, LXXXIV, 75: «sanguis autem arietis ibidem congelatus remansit».
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 12, pag. 224.4: E lacte rapreso fa fastidio et, essendo grave, non fa apetito sì come il chascio e non fa sete.