RAZZAIO s.m.

0.1 razzaio.

0.2 Da orezza (Contini, PD, p. 406, n. 5). || Cfr. 0.6 N. GDLI s.v. razzaio propone anche, e pił convintamente, la parentela del termine con razzente 'frizzante (un vino)'.

0.3 Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Locuz. e fras. a razzaio 1.

0.6 N Contini, PD, p. 406, registra l'esistenza nei dialetti versiliesi moderni dei tipi in re- e in ra-, precisando anche come i codici tosc. di Folgore registrino il tipo in re-(r)rezzaio o i·rezaio»).

0.7 1 Luogo freddo. Locuz. avv. A razzaio: al freddo.

0.8 Davide Rubinetti 28.09.2023.

1 Luogo freddo. Locuz. avv. A razzaio: al freddo.

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.) 2, v. 5 - pag. 406, riga 6: I' doto voi, del mese di gennaio, / [[...]] / treggea confetta e mescere a razzaio, / vestiti di doagio e di racese, / e 'n questo modo stare alle difese...