SGRAZIA s.f.

0.1 f: sgrazia.

0.2 Da grazia.

0.3f Dino Dini, Mascalcia, 1352-59: 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 Caso sfortunato, lo stesso che disgrazia.

0.8 Elena Pepponi 28.09.2023.

1 Caso sfortunato, lo stesso che disgrazia.

[1] f Dino Dini, Mascalcia, 1352-59: Se per sgrazia le gambe rimanessero grossette, impiastrale con quest'altro unguento. || TB s.v. sgrazia.

[2] f Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67: Ahi lassa me! che ancor par che mi sia Un gladio fitto per mezzo del cuore. Pensando quale fu la sgrazia mia. || TB s.v. sgrazia. L'ed. inclusa nel corpus legge «disgrazia»: cfr. Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 20.27, pag. 58.