SOLLEONE s.m.

0.1 sole leone, solleon, sol leon, solleone, sol leone, sollione, sol lione.

0.2 Da sole e leone (Nocentini s.v. sole).

0.3 Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), [1374].

0.7 1 Periodo dell'anno (durante il quale il Sole si trova nella costellazione del Leone) caratterizzato dalla grande calura. 1.1 Estens. Calura estiva.

0.8 Elisa Cappelletti 05.10.2023.

1 Periodo dell'anno (durante il quale il Sole si trova nella costellazione del Leone) caratterizzato dalla grande calura.

[1] Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.), 8.11, pag. 429: Di luglio vo' che sia cotal brigata / en Arestano, con vin di pantani, / [[...]] / e sia sì forte e [sì] terribil caldo / com' ha il solleone a la finita...

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 10, cap. [vv. 194-254], pag. 372.14: Nel mezo della state esce sotto l'ardente contrada e, acciò che 'l fuoco non guasti le terre, lo Nilo èe presente al mondo e ingrossa contra l'ardente bocca del sole Leone.

[3] Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), [1374] canz. 173.153, pag. 241: Canzon, i' ho paura, e nulla temo: / paura ho che mai nessuna rima / segua con uom che vegna sì eccellente; / non temo di costui, ch'al Ciel supremo / riceve il don che niun mag[g]ior si stima; / né di mia vita curo omai nïente, / ché disïava il viver pel vivente / che morte, nel dì terzo / del solleon, settanta quattro e mille / trecento, spense qui le sue faville. || Con rif. specif. alla morte di Petrarca, avvenuta il 19 luglio 1374.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 16, 28-45, pag. 470.32: S'alleviò; cioè s'alleggeritte, di me; cioè di me Cacciaguida, cioè parturitte me, ond'era grave; cioè del quale era grave et era gravida, Al Sol Leon; cioè al segno chiamato Leone, che allora si dice Sol Leone quando lo Sole è in esso... || La lez. commentata, ben att. nella trad. della Commedia (cfr. l'apparato di Petrocchi, ad l.), è una banalizzazione di suo Leon: cfr. Par. XVI, 37-38: «al suo Leon cinquecento cinquanta / e trenta fiate venne questo».

1.1 Estens. Calura estiva.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 41, pag. 98.33: Gli ambasciadori, sentendo alle spalle il fuoco penace per lo sollione, domandorono messer Ridolfo, che cagione era, il perché di luglio tenesse il fuoco acceso alla mensa.