STURARE v.

0.1 istura, isturò, stura, sturano, sturare, sturasse, sturatolgie.

0.2 Lat. volg. *atturare con sostituzione del pref. ad- con s- (Nocentini s.v. sturare).

0.3 Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.): 1 [3].

0.4 In testi tosc.: Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.); Almansorevolg., XIV po.q. (fior.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Aprire (un pertugio); togliere il tappo (a un contenitore). 1.1 Liberare (una conduttura) da un ostacolo. 1.2 [Med.] Estens. Liberare (un organo) da un'ostruzione.

0.8 Marco Venturini 05.10.2023.

1 Aprire (un pertugio); togliere il tappo (a un contenitore).

[1] Libro di ragioni, XIV po.q. (pis.), pag. 69.12: Una tina che ave 3 pertusi: per l'uno pertuso si voita in uno dì una volta, per l'altro pertuso si voita in 2 dìe una volta, per lo terço pertuso si voita in 3 dì una volta; è dimandato, se si sturano tucti e 3 questi pertuçi...

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 3, pag. 6.22: Ora avenne ancora che [[...]] un dì, istando in casa cogli usci e colle finestre serrate acciò che la sala fusse più buia, che uno vento si levò molto forte, il quale, percotendo nella casa, isturò in alcuno luogo certe buche riturate con panni.

- [In contesto fig.].

[3] Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.), cap. 31, pag. 271.9: né non vale all'omo lo rigirarsi dintorno che elli possa sturare quello pertuzo, s'elli non porta la verace erba seco che à questa vertude, cioè confessione e penetensia...

1.1 Liberare (una conduttura) da un ostacolo.

[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 3, cap. 64, Insegnamenti di Cassiano e Silvano, pag. 1047.19: Standosi una fiata l'abate Silvano in del monte Sinai, un suo discepolo, volendo andare a uno monasterio, sì li disse che sturasse un canale d'acqua che v'era e inacquasse l'orto...

1.2 [Med.] Estens. Liberare (un organo) da un'ostruzione.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 2, pag. 170.5: Ma loro natura è di fare bene orinare e di sturare le vie del fegato e de le vene ke ssono richiuse e piene di grossi homori.

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 25, pag. 192.7: Il dito che chiamiamo 'mignolo', si chiama 'auricularis', però che con esso si stura gli orecchi, come dée fare ogni Cristiano per udire la parola di Dio.

- [Vet.] [Con rif. a un animale].

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 147, pag. 285.24: et dapoi ch(e) lu ve(n)tre d(e) lu c. è b(e)n menato et convenevelem(en)te frecato, sturatolgie lu fu(n)dam(en)to cavalch(e)se a piççolo passo p(er) locora mu(n)tuose...