0.1 isfidanza, sfidanza.
0.2 Da fidanza.
0.3 Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.):1.
0.4 In testi tosc.: Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Assenza di fiducia, in partic. di fede.
0.8 Antonio Santopietro 12.10.2023.
1 Assenza di fiducia, in partic. di fede.
[1] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 16.2, pag. 57: La 'ntenzïon di te mi par sorella / di que' che 'nn isfidanza è per cadere / perché parte d'agurio vuol tenere, / tanto d'error la suo mente suggella.
[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 24, cap. 24, pag. 31, col. 12.30: Ma che per contrario il giogo di Cristo non ci paia, né lieve, né soave, questo viene più tosto dalla nostra contumacia, i quali abbattuti da sfidanza e da incredulità, con sconcia perversità contrastiamo al comandamento, anzi al consiglio di colui, il quale disse... || Corpus OVI. Cfr. Cass., Col., XXIX, 24: «diffidentia atque incredulitate».
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 48, S. Benedetto, vol. 1, pag. 414.23: E riprendendo quello monaco de la disubbidienza e de la sfidanza, missesi ad orazione con li frati, e incontanente uno grande tino, ch'era quivi, fu pieno d'olio e tanto vi crebbe entro che pareva che traboccasse per lo spazzo. || Cfr. Legenda aurea, XLVIII, 145: «de inobedientia et diffidentia».
- Locuz. verb. Avere sfidanza.
[4] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 9, cap. 3, pag. 365.26: E pertanto leggiamo noi che Moisè, il quale impetrò perdonanza per tutto il populo, e il quale contraponendosi a Dio placò la forza dell'ira sua, venendo poi alla pietra d'Oreb, e avendo isfidanza che della pietra potesse uscire acqua, giamai inverso di sé non poté poi temperare l'ira di Dio a potere intrare in terra di promissione... || Corpus OVI.
- Locuz. verb. Prendere sfidanza.
[5] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 8, cap. 28, pag. 325.27: Ma veramente non è pertanto da prendere sfidanza: però che in questa vita questo è ottimo rimedio di nostro scampo, cioè che l'uomo infino di qua si cognosca umilmente non essere sufficiente a rispondere alla esaminazione di tale giudicio. || Corpus OVI.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 199, pag. 511.14: Egli ha preso sfidanza, e io voglio lasciare ogni altra cosa, per servir lui.