SLASCIO s.m.

0.1 slascio; f: islascio.

0.2 Fr. ant. eslais.

0.3 f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.): 1; Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.); Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. a slascio 1; di slascio 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Slancio. Locuz. avv. A / di slascio: di corsa, a tutta velocità. 1.1 Fig. Impeto?

0.8 Lorenzo Dini 12.10.2023.

1 Slancio. Locuz. avv. A / di slascio: di corsa, a tutta velocità.

[1] f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. VII] (R) 61, pag. 431.28: Al diretano si trasero l'uno dirimpetto al'altro di lunge più d'una arcata, e si vennero a fedire di sì grande islascio che elli cadero ambindue. || Corpus OVI.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 51.18: Elli non poterono la forza sofferire; ma non poterono a slascio fuggire per lo fiume ch'era loro di dietro.

1.1 Fig. Impeto?

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 6.22, pag. 17: Quivi molti dei tuoi 'ventar carogna; / altri dicean: «Firense, ove ti lascio?» / venendo, sensa slascio, / dentro a mia corte con messer Ranmondo.