0.1 lesguar, lesguo, slegui.
0.2 Dal lat. liquare.
0.3 Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342: 2.
0.4 In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
0.5 Nota lesguar e lesguo con metatesi di s- nella Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342 (Salvioni, Ann. lomb., p. 411).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Portare alla liquefazione. 1.1 Fig. Fare soffrire intensamente per una passione. 2 Fig. Languire per una passione.
0.8 Claudia Morice D'Innocenzo 12.10.2023.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 28, pag. 137.24: ma sovre ogne lavanda si è far-lo lesguar soto hi carbon vivi e far-lo boglir in lo fogo ardente.
1.1 Fig. Fare soffrire intensamente per una passione.
[1] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 8.6, pag. 94: Con soavi disdegni e dolci sguardi, / come la neve al sole mi slegui e turgi / e tu, corpo crudel, t'incangi e mugi.
2 Fig. Languire per una passione.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 19, pag. 88.21: mì l'amor tuto in ordin e la caritae, perçò de lu slanguisso e tuta lesguo dentro del so' amor santo".