SMOZZICARE v.

0.1 ismoççichati, ismozicate, smozicato, smozichati, smozzicando, smozzicate, smozzicati, smozzicato.

0.2 Da mozzicare.

0.3 Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.).

0.7 1 Mutilare o amputare (una o più parti del corpo). 1.1 [In partic.:] decapitare. 2 Estens. Ferire con arma da taglio (?). 3 Fig. Abbreviare malamente (i versi).

0.8 Aurelio Sbernoli 12.10.2023.

1 Mutilare o amputare (una o più parti del corpo).

[1] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 3, pag. 94.20: co' piè mozzi li ponieno appiè delle mura, acciò che i loro padri, fratelli o figliuoli li vedessono [[...]]. E così morivano i buoni cittadini pistolesi, che da' nimici erano smozzicati e cacciati verso la loro tribolata e afflitta città.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 3, cap. 58, vol. 1, pag. 394.12: i piccoli e impotenti cittadini d'ogni piccolo falli erano impiccati, e dicollati, e smozzicati...

1.1 [In partic.:] decapitare.

[1] ? Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 3, cap. 39, vol. 1, pag. 372.7: li altri errando per la terra, desto il popolo, furono presi, che furono LXXV cavalieri, e 'l notaio e lle guardie, de' quali XXV ne furono impiccati col notaio, e li altri smozzicati.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 3, S. Niccolò, vol. 1, pag. 53.17: il consolo [[...]] comandò che a tre cavalieri, innocenti e sanza colpa, fossero tagliate le teste. La qualcosa san Niccolaio udendo, pregò que' tre prencipi ch'andassero con lui insino là; e, vegnendo a quel luogo, andarono là dove dovevano essere smozzicati... || Cfr. Legenda aurea, III, 70: «ad locum ubi decollandi erant invenit».

2 Estens. Ferire con arma da taglio (?).

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1128.12: Questa è la Vergine la quale gli uomini smozzicati con le coltelle ha riserbati a penitenzia, né non gli ha lasciati passare di questa vita sanza penitenzia.

3 Fig. Abbreviare malamente (i versi).

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 114, pag. 254.14: battendo ferro uno fabbro su la 'ncudine, cantava il Dante, come si canta uno cantare, e tramestava i versi suoi, smozzicando e appiccando...