0.1 enghiotte, enghiuttì, enghiuttire, englotia, englotir, inghiocta, inghiocti,inghioctire, inghioctite, inghiotila, inghiotire, inghiotisse, inghiotiti, inghiotta, inghiòttali, inghiotte, inghiottelo, inghiottendo, inghiotterai, inghiotteralli, inghiotti, inghiottì, inghiottí, inghiottìe, inghiottilli, inghiottillo, inghiottilo, inghiottio, inghiottìo, inghiottirà , inghiottirai, inghiottire, inghiottirebbe, inghiottirlo, inghiottirmi, inghiottirne, inghiottirò, inghiottisca, inghiottisce, inghiottiscelo, inghiottisci, inghiottiscie, inghiottiscono, inghiottisse, inghiottissela, inghiottissi, inghiottita, inghiottite, inghiottitemi, inghiottiti, inghiottito, inghiottitte, inghiottiva, inghiottivano, inghiottono, inghottirmi, ingiotese, ingiotì, ingiottir, ingiottire, ingiottita, ingiottito, inglocta, inglote, inglotido, inglotìo, inglottito, inglutire, ingnuctire, inguctire, ingurctire, inyotese, 'nghiocte, 'nghiottì, 'nghiottirai, 'nghiottisce, 'nghiottiva, 'nghiuttire, 'ngiottendola, 'ngliuctire, 'nglocta.
0.2 Lat. tardo ingluttire (DELI 2 s.v. inghiottire).
0.3 Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Libro della natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).
In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342]; Poes. an. perug., 1351-52; De li sengni, XIV m. (rom.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.7 1 Far passare (un cibo, un liquido, un oggetto) dalla bocca all'esofago. 1.1 Sost. Il mandare giù (un cibo). 1.2 [Con rif. ad animali e esseri immaginari:] divorare (una persona, un animale). 2 [Con rif. a masse di acqua o di terra:] sommergere o far sprofondare, ricoprendo interamente (anche pron.). 3 Fig. Assimilare e inglobare integralmente. Estens. Annientare. 3.1 Fig. Privare di ogni sostanza, impoverire 3.2 Fig. Sconfiggere (un esercito nemico accerchiandolo da ogni lato). 3.3 Fig. [Con rif. a una condizione dell'animo:] assorbire completamente o penetrare nell'intimo. 3.4 Fig. [Di un vizio o un'abitudine contrari ai dettami relig.:] avvincere tenendo in uno stato di soggezione. 4 Fig. Mandar giù e sopportare (ingiurie o affronti). 4.1 Accettare con indulgenza (comportamenti non rispettosi di norme relig.). 4.2 Trattenere forzatamente (le lacrime, il dolore).
0.8 Emanuele Ventura 27.01.2021.
1 Far passare (un cibo, un liquido, un oggetto) dalla bocca all'esofago.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.57, pag. 11: Or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro, azemo, che non rósera 'l cane! / Non lo posso enghiuttire, sì rio sapor me sane!
[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 59, pag. 84.13: E per golositadhe el no mastega ben, perciò ke en mastegar el no sente delectacion ma en glotir, [e per tanto ello vol englotir] lo cibo ananti k' el sia mastegà [e] embriga la digestion.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.102, vol. 2, pag. 543: La bella donna ne le braccia aprissi; / abbracciommi la testa e mi sommerse / ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi.
[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 305.27: [poi] che ferro dato non t' era, non dubitasti [[scil. Porzia, moglie di Marco Giunio Bruto]] colla bocca inghiottire li ardenti carboni, seguitando la forte e virile fine del tuo padre...
[5] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 71.19: E se nel cibo fia veleno, e mettendovi dentro questa pietra, no' lascerà inghiotire il veleno: è isperto isperimento.
[6] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 28, pag. 23.25: E infino a questo dì, era stata la Caterina nel torno di quattro anni sanza inghiottire il cibo e mandarlo giù nel ventre...
[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 32, pag. 38.15: E qua(n)do el se mastega e ingiotese el sugo, restaura la voxe perdùa.
[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 153, pag. 290.8: et mettase e(n) nellu bonu vinu et mectaglise co lo co(r)nu i(n) bocca, ch(e) lo i(n)glocta.
- [Fig. e in contesto fig.].
[9] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.68, pag. 314: Lo 'ntelletto sì è menato a lo gusto del sapore; / l' Affetto trita coi denti ed enghiotte con fervore, / poi lo coce co l'amore...
[10] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 479.17: Cessa dunque, stolta, d' aprire la bocca per inghiottire le cagioni de' tuoi mali sì come fossero cose felicissime, e concediti tutta quanta all' arbitrio de' celestiali Iddii.
[11] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 304.27: Deesi dunque ruminare, e masticare con li denti della intelligenza il cibo del Salmo, e non inghiottirlo saldo, perocchè se ne perde la dolcezza del sapore, e il frutto del nutrimento spirituale.
[12] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 333.3: E io vi prego da parte di Cristo crucifisso che voi non siate fanciullo timoroso, ma virile: aprite la bocca e inghiottite l' amaro per lo dolce.
[13] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 41, pag. 82.4: L'altro mondo si è quello che noi vegiamo e che noi tocchiamo corporalmente; l'altro, che tutto inghiotte nostro ventre e tutto consuma, cioè mondo corporale, èe il mondano secolo, buono o rio.
1.1 Sost. Il mandare giù (un cibo).
[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 19, pag. 86.13: Perocchè poi ella [[scil. Eva]] 'l pigliò e mangiò, Cristo per satisfare volle esser percosso nelle gote per lo masticare, e nel collo per lo inghiottire.
1.2 [Con rif. ad animali e esseri immaginari:] divorare (una persona, un animale).
[1] Librodella natura degli animali (A), XIII ui.di. (pis.), cap. 26, pag. 259.9: la calcatrice viene e sì lo mangia e inghiotte tutto sano, e quando questi li est in corpo sì li rompe le budella ed esceli fuore del corpo...
[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 89.2: ella [[scil. la vipera]] stringe con denti e morde via il capo, e quello capo inghiotte dentro del suo corpo.
[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 118, pag. 185.13: lo ceffo à molto grande [[scil. il colubre]], lo naso magior ch'un gran pane, la bocca tale che bene inghiottirebbe un uomo al tratto, li denti grandissimi...
[4] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 32, Ilarione, pag. 635.21: questi cotali dragoni son sì grandi, che suolno ingiottir li buoi...
[5] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 7, cap. [vv. 825-46], pag. 286.16: E così ogne popolo non venne all'ossa e squarciato fue partito tra le fiere, non curano le 'nteraglie e non sono disiderosi d'inghiottire le medolle: assaggiano i membri.
[6] De li sengni, XIV m. (rom.), 127, pag. 360: Como lo dragone vorrao ingiottire / ad questa femina li filglioli, / così Nantecristo vorrao convertire / a ssí tucti quanti li fideli...
2 [Con rif. a masse di acqua o di terra:] sommergere o far sprofondare, ricoprendo interamente (anche pron.).
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 9, vol. 1, pag. 253.13: Egli resuscitò un fanciullo che era stato morto di quattordici anni passati. Egli fece inghiottire alla terra Anania e Saffira.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 12, pag. 101.14: Quando Cesare vidde che la profondità del mare inghiottiva tutto, e' comandò a talliare grandi quercie e grandi arbori ne l'alpi...
[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 232.20: ma io disidero in prima che la terra m'inghiottisca, o che l'onipotente padre colla folgore mi cacci tra l'ombre...
[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 203.4: l'onda volge quella nave intorno tre volte in quello medesmo loco, e uno rapente nodo di mare la 'nghiottisce.
[5] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 115.4: subitamente s'averse la tera in quelo luogo dov'elo conbatea, e così armado e vivo con la spada in man andà soto la tera la qual lo ingiotì...
[6] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 31, v. 96, pag. 1602.23: scola. Si è uno navilio lo qual si è molto poco inglotido dall'aqua.
[7] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 318.16: Et così già non fora vero che fossono quelli perfidi cittadini e città della lupa loro madre e generati e lattati, a la quale non basta solo il divoratore delle carni, ma etiandio e la terra inghiottisce e a' venti di tutte sue forze con chrudeli assalti per fame assalisce.
[8] Poes. an. perug., 1351-52, 5.6, pag. 47: signoregiando l'un l'altro obidesmo / per fine al mar ch'enghiuttì Faraón, / lucente fama più che Scipïón...
[9] Torini, Brieve collezzione, 1363/74 (fior.), pt. 2, cap. 12, pag. 248.19: E alcuna volta i subiti aprimenti della terra s' hanno inghiottito le città con loro abitanti.
3 Fig. Assimilare e inglobare integralmente. Estens. Annientare.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 49, col. 2.41: qui già si comincia la vita della gloria, sicchè la giocondità della mente per la sua sopra abbondanzia inghiottendo, soperchia le pene del corpo.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 23, vol. 6, pag. 254.20: L' anima maliziosa sì è come fuoco ardente; non si spegne infino a tanto che alcuna cosa inghiottisca. || Cfr. Ecli 23.22: «donec aliquid glutiat».
3.1 Fig. Privare di ogni sostanza, impoverire.
[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342] son. 7.7, pag. 129: Et quillo che vole dello sou regnare, / Che per altrui non sia diminuito, / Non faccia como quillo c'à inglottito / Quisto communo, per lui arriccare.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 49, vol. 6, pag. 570.13: Però che li tuoi deserti e la terra della tua ruina saranno ristretti per la moltitudine delli abitatori, e saranno iscacciati della lunga coloro i quali inghiottivano te [[scil. Gerusalemme]]. || Cfr. Is 49.19: «longe fugabuntur qui absorbebant te».
3.2 Fig. Sconfiggere (un esercito nemico accerchiandolo da ogni lato).
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 34, vol. 4, pag. 124.10: Ma però io dico, che noi siamo rinchiusi, ed in pericolo da tutte parti. Catellina con tutta sua oste ci è innanzi agli occhi là di fuori, e pensaci inghiottire.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 21, pag. 30.12: Ma per ciò lo dico, chè noi semo inchiusi da tutte parti. Catellina è co l'oste là fuore, e credeci inghiottire...
[3] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 106, pag. 61.32: conciofossecosa che Lucio Marzio, tribuno de' kavalieri, avesse con meravigliosa virtute racolto il disperso rimaso di due osti di Publio e Gaio Scipioni, li quali l'affricane armi aveano inghiotiti e li decti due osti per loro elezione l'avessero creato duca...
3.2.1 Estens. Conquistare (una regione) o sottomettere (un popolo).
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 12, pag. 213.22: Se tu desideravi lo sangue di Roma, chè non lassavi scampare quelli Suriani, quelli Erminii e quelli di Capadocia e di Spagna e d'altronde, che arebero potuto servire Roma dopo la battaglia? Ma tu ài voluto tutto el mondo inghiottire e d'amici e di strani.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 2, cap. 33, vol. 1, pag. 252.4: il tiranno ch'avea l'animo levato per inghiottire la italiana provincia, poté conoscere ch'un piccolo e vile castello domò facendo ricredente tutta la sua forza.
3.3 Fig. [Con rif. a una condizione dell'animo:] assorbire completamente o penetrare nell'intimo.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 58, col. 1.25: Imperciò che esso Angiolo è sustanzia intellettuale, assoluta al postutto da ogni corporale gravezza ingiottito dalla immutabile clarità de' gaudii della eterna luce.
[2] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 29, pag. 181.9: la forsa del pianto lo 'ntendimento m'offusca, però che inghiotte il mio spirito la compassione del piissimo Salvatore.
3.4 Fig. [Di un vizio o un'abitudine contraria ai dettami relig.:] avvincere tenendo in uno stato di soggezione.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Prologo, pag. 31, col. 2.2: miserabilmente si empiono di diverse scienze e di molti silogisimi e argomenti quasi come d'alquanti idoli, dalle quali cose sono inghiottiti ed inebriati per conforto diabolico...
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 28, vol. 6, pag. 477.18: li sacerdoti e profeti non seppono per la ebrietà, e furono inghiottiti dal vino, [ed errarono nella ebrietà], e non conobbero lo vedente, cioè Iddio, e non seppono lo giudicio.
4 Fig. Mandar giù e sopportare (ingiurie o affronti).
[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 14, Pietro teolonario, pag. 1270.22: le quai tutte ingiulie di paraulle e di fatti elli mansuetamente ingh[i]ottiva e soportava, e ritornavasene pure a Dio...
[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 48, pag. 230.31: se egli è buon peregrino pur si passa e si dimentica gli diletti, ed inghiottisce l' ingiurie, e sempre continua le giornate sue per giungere avaccio al suo termine.
[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>, cap. 10, pag. 83.13: Da buon zelo, dice, si muove quelli, che ogni male, che vede, si studia di correggere, se può; e se non può, tace, e inghiottisce, e piange.
[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 66, pag. 155.28: Egli si tacea ispregiando il fuoco, e neente pregiando i nemici, ragguardando alla sua mano, ch'ardea nel fuoco del nemico suo, e inghiottiva la pena, tanto ch'a Porsenna suo nemico annojò...
[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.103, pag. 266: Oh quanto ella è acerba / A inghiottire la ingiuria!
4.1 Accettare con indulgenza (comportamenti non rispettosi di norme relig.).
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 23, vol. 1, pag. 183.32: Ciò vuol dire, che mostravano di avere coscienza delle picciole cose, ma li gravi peccati inghiottivano.
4.2 Trattenere forzatamente (le lacrime, il dolore).
[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 66, pag. 152.1: Quell'allegrezza non vince questa fermezza d'animo, la quale fermezza inghiottisce il pianto, e 'l lamento ne' tormenti.