MendAce (1) agg./s.m.

0.1 mendace, mendaçe, mendaci, mendacie, mendacissimi, mendacissimo, mendage, mendagio, mentacie.

0.2 Lat. mendax, mendacem (Nocentini s.v. mendace).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1 [9].

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Nota mendagio.

0.7 1Che dice il falso di proposito. 1.1 Sost. 1.2 [Rif. a un discorso, a una credenza:] che induce in errore, ingannevole. 1.3 Che insegna tesi e dottrine contrarie all'insegnamento della Chiesa. 1.4 [Rif. a un doc. ufficiale:] privo di fondamento giuridico, emesso a scopo fraudolento.

0.8 Carmen Brand 07.03.2021.

1 Che dice il falso di proposito.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 8, pag. 202.23: tre altre cose à odiate l'anima mia; cioè, lo povero superbio, el ricco mendacie...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 224.1: se la nemica Fortuna à fatto misero me Sinone, già non mi farà mendace e vano.

[3] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 10, Giovanni l'Elemosiniere, pag. 1257.7: ordinai che se quelli che m'accusavano alcuna persona fusseno trovati mendaci, dovesseno portare quella pena che ssi convenia alli acusati...

[4] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 105, pag. 282.4: Io conosco lui, inperò ch' io sono da llui e egli m' à mandato; e se io dirò che io nol conosca, io sarò mendace come voi.

- [Rif. al diavolo o a uno spirito demoniaco].

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 79.22: [[Il diavolo]] sempre è mendace!

[6] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 56, Macario d'Alessandria, pag. 732.13: O mendace e nimico d'ogni verità, che ài tu che fare colla congregatione dei frati?

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 4, pag. 164.14: perçò che intrandoge un chi era perfecto fidel, çoè Dacio, incontenente se ne partì lo mendaçe spirito e infidel.

[8] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 21.4, pag. 388: Menav' allor Lucifer crudel rabbia, / Satàn e Belzebùb e ' lor seguaci, / [[...]] / tutti rugìen, li spiriti mendaci...

- [Rif. per meton. alla lingua].

[9] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 181.7: Quello che piue dà male, et odia Domenedio [è] la lingua mendacie e che semina discordia intra fratelli...

[10] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 12, pag. 176.18: il primo è nelli occhi alteri, la lingua mendacie, le mani che sparghono il sanghue innociente...

- [Prov.].

[11] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 239, pag. 304: Lingua mendace / con Dio non ha pace.

1.1 Sost.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 4, pag. 133.5: quella casa fu poscia incontanente fatta abitazione di fedeli, però che entrandovi un perfetto fedele, cioè Dazio, subito si partì lo mendace ed infedele.

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 6, vol. 5, pag. 622.23: [17] Il superbo va con gli occhi elevati, il mendace assuefatto...

1.2 [Rif. a un discorso, a una credenza:] che induce in errore, ingannevole.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 11, pag. 193.13: poi che i Bianchi si furono partiti, ricomincioron a usare le prime parole inique, accese e mendaci.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 70.12: pensandusi que da la citati divi essiri rimota ogni mendaci et culurata supersticiuni.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 67, pag. 348.11: e del morto cavaliere nel suo cospetto, le cui parole ritrovò mendaci, si pensò tutto questo essere piacere degl' iddii...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 41, vol. 1, pag. 331.22: male seppe interpetrare [[scil. Federico II]] la parola mendace del dimonio, che gli disse si guardasse che morrebbe in Firenze...

1.3 Che insegna tesi e dottrine contrarie all'insegnamento della Chiesa.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 149.26: Stolti dunque sono, e mendacissimi questi eretici Manichei...

1.3.1 Fallace secondo la dottrina cattolica.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 277.16: i popoli liberi, sotto il governo di consoli, senatori, e tribuni, e altri rettori al tempo delli falsi iddei e mendaci...

1.4 [Rif. a un doc. ufficiale:] privo di fondamento giuridico, emesso a scopo fraudolento.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.53, vol. 3, pag. 448: né ch'io fossi figura di sigillo / a privilegi venduti e mendaci, / ond' io sovente arrosso e disfavillo.

[2] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 27, v. 53, pag. 2476.21: mendaci. Nota che poi che a la presentia d'i mortai parano veri, in la presentia de Deo sono vacanti.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 27, 40-54, pag. 716.7: Ai privilegi venduti; e qui riprende la simonia, e mendaci; cioè falsificati, e così riprende la falsità.