0.1 panicho, panico, panìco, panig, panigo, paniko, pannico, ppanicho.
0.2 Lat. panicum (DELI 2 s.v. panico).
0.3 Doc. aret., 1240: 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. aret., 1240; Doc. prat., p. 1247; Doc. fior., 1286-90, [1289]; Doc. fior., 1277-96;Doc. pist., 1300-1301; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.);Doc. cort., 1315-27.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).
In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.);Doc. castell., 1361-87; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.5 Locuz. e fras. a panico 1.2; germogliare come il panico 1; seminare con panico 1; seminare di panico 1.
0.6 TGiovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): Panigo.
0.7 1 [Bot.] Nome comune di alcune piante graminacee (in partic. Setaria italica o Panicum italicum), i cui semi sono commercializzati per l'alimentazione umana o come becchime. [Gen.:] una quantità dello stesso, presa nel suo insieme. 1.1 [Prov.]. 1.2 [Detto di un terreno:] locuz. agg. A panico: destinato alla coltivazione del panico.
0.8 Emanuele Ventura 27.01.2021.
1 [Bot.] Nome comune di alcune piante graminacee (in partic. Setaria italica o Panicum italicum), i cui semi sono commercializzati per l'alimentazione umana o come becchime. [Gen.:] una quantità dello stesso, presa nel suo insieme.
[1] Doc. aret., 1240, pag. 161.11: Restoro d(e) Barfalo (et) frat(er) ei(us) v sta. d(e) g(rano) (e) iiii d(e) panico al ficto.
[2] Doc. prat., p. 1247, pag. 18.34: Scuarta viiij st. g(ran)i p(er) a(n)no, ce ci diede xxiiij s. [...]bi xxxiijiij st. di panico p(er) la casa da Se(n)tria(n)no.
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 234, pag. 11: E' ge maruo le leme, le terr da stobia e' aro, / Panig e mei e' semeno, dond godhe po quel laro, / Continuament lavoro e sí 'm reposs da raro...
[4] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 253.15: It. per sarchiatura del panicho, dì vj di maggio...
[5] Doc. fior., 1277-96, pag. 375.17: Ànne dato s. XXXV per XIJ istaia di panicho.
[6] Doc. pist., 1300-1301, pag. 240.14: Diedi a Vitali Rolençi da Chalameccha, che (n)de co(n)peroe panicho (e) decine re(n)dere orço a richolta...
[7] Doc. prat., 1296-1305, pag. 439.20: Ancho avemo da Va(n)ni Guiduci d' Aiuolo istaia XIJ di panicho, d' u(n) peço di terra che tenea Choppia Bonafede d' Aiuolo.
[8] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 13, pag. 113.7: tutti ànno vicaria di certe cose da Dio, ma nullo àe però bailia generale, unde lo papa non potrebbe fare un granello di panico u di miglio.
[9] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 251, pag. 570: non è sapio l'omo che lo frumento lassa / per orço o per migllo o per panico...
[10] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 32, pag. 45.16: Quivi si fa drappi d'oro e di seta; e quivi àe molta bambagia, e quivi àe abondanza d'orzo, di miglio e di pan[i]co e di tutte biade...
[11] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 1, pag. 137.23: Del miglio e del panico. Miglio e panico sì sono fredi nel primo grado e sechi nel secondo.
[12] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 34.20: Per ciascuno rasero de millio et de panico alla 'ntrata...
[13] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 2, pag. 161.9: Millio e panicho sì sono freddi nel primo grado e secchi nel secondo.
[14] Doc. cort., 1315-27, pag. 50.8: Anco diei al preite che ce vendeo el panico j fiorino d'oro.
[15] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 3, pag. 139.9: Nelle contrade calde, e secche semineremo aguale il panico, e 'l miglio.
[16] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 317.37: Et se lo calcagno del piede manco del gallo, beccando panico overo orço et none altro...
[17] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 168, pag. 108: De l' altre biave non te dico / Come è melega, miglio e panìco, / Che ogni homo sa quasi la staxone / De la loro seminaxone.
[18] Doc. castell., 1361-87, pag. 192.8: meçça mi(n)a de sagina, ex(timata) p(er) Gio(n)ta anco viiij s. (e) uno st. cast(elano) de panicho...
[19] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 149, pag. 289.20: dalgli a manecare lo panico et stia i(n) loco callo et bene custodito.
- [Chicco di panico come oggetto usato per fare i conti].
[20] Forese Donati (ed. De Robertis), a. 1296 (fior.), son. 92 [LXXVIII].13, pag. 472: Il nome ti direi delle persone / che v'hanno posto sù; ma del panico / mi reca, ch'i' vo' metter la ragione.
- Fras. Germogliare come il panico: moltiplicarsi rapidamente.
[21] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 18.30, pag. 304: Tu dèi sapere che in quel tempo antico / ch'arsa fu Troia e che al mondo i Troiani / per tutto germogliâr come 'l panico, / due si partiro d'alto cuor sovrani...
- Seminare con panico, seminare di panico.
[22] Doc. sen., 1339, pag. 138.8: Questa tiene Vanni d'Ugieri ed è i· questo anno seminata di panicho.
[23] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 91, pag. 104: Convienti prima la terra far smagrare / Con miglio seminando e cun panigo...
[24] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 26.6, pag. 162: Il Barbarossa è questo ch'io ti dico, / che fece arar la piazza di Cremona / e seminar di miglio e di panico.
[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 254, pag. 304: Lusinghiere ad amico / come passere al panico.
1.2 [Detto di un terreno:] locuz. agg. A panico: destinato alla coltivazione del panico.
[1] Doc. sen., 1339, pag. 138.15: Questo tine il detto Vanni d'Ugieri ed è a ppanicho in questo anno.