Peste s.f.

0.1 pesta, peste, pesti.

0.2 Lat. pestis (DELI 2 s.v. peste).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi mediani e merid.: Trebaldino Manfredini, XIV pm. (perug.).

0.5 Nota pesta.

Locuz. e fras. peste mortale 2.2.

0.7 1 [Med.] Malattia infettiva mortale caratterizzata dalla comparsa di tumefazioni sulla pelle. 1.1 Estens. Malattia o disagio dell'organismo. 1.2 Estens. Diffusione di una sostanza nociva (nell'organismo). 2 Estens. Evento rovinoso, che apporta danni e sofferenze di grande entità. 2.1 Fig. Vizio che provoca degenerazione morale. 2.2 Fig. Peste mortale: dannazione eterna. 2.3 Fig. Essere fantastico che provoca danni di grande entità.

0.8 Carmen Brand 04.03.2021.

1 [Med.] Malattia infettiva mortale caratterizzata dalla comparsa di tumefazioni sulla pelle.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 37, vol. 1, pag. 102.17: E per quella grande pesta di quella grande uccisione fu appellata la città di Pistoia. || Cfr. B. Latini, Tresor, I, 37, 1: «por la pestrine de cele grant occision...».

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 6.3974, pag. 359: In una terra guerra e fame e peste; / Guarda Toscana se tu non mi credi...

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 43.158, pag. 126: Abbi pietà della bella Fiorenza; / Recala a pace, e cacciane la peste, / Che la consuma più ch' e' pesci lenza.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 175.177, pag. 190: L'un giorno reca fame / e l'altro peste!

- [Rif. fig. alla sofferenza amorosa].

[5] Trebaldino Manfredini, XIV pm. (perug.), 12.2.3, pag. 793: Egli è ben ver che sotto Amor mi trove, / e provo spesso in me com'è molesta / la vita degli amante, e ch'è lor pesta... || Marti: «e che cosa sia la peste che essi covano in sé».

1.1 Estens. Malattia o disagio dell'organismo.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 340.12: quando la vita abbandona i corpi nell'ultimo lume, impertanto non se parte dalle misere ogni male, né si parte al tutto ogni peste corporea...

1.2 Estens. Diffusione di una sostanza nociva (nell'organismo).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 7, pag. 356.6: E quando la prima peste fu discorsa i· llei coll'umido veneno, poi tenta i sensi suoi e mette nell'ossa sue fuoco di furore... || Cfr. Verg., Aen., VII, 354: «prima lues».

2 Estens. Evento rovinoso, che apporta danni e sofferenze di grande entità.

[1] f Cangrande (?), 1317/19 (tosc./sett.), 18.14, pag. 41: Ma 'l santo imperio, c'ha ben l'occhio averto, / vol dar a' suoi fedei gioiose feste / et farvi in Oriente haver gran peste. || LirIO, non att. nel corpus da altre ed.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 314.5: tutte le navi furo liberate dalla peste dell'incendio, quattro perdute.

2.1 Fig. Vizio che provoca degenerazione morale.

[1] f Consolazione a Elvia, XIV/XV (fior.), pag. 53r.10: se l'avaritia, peste potentissima della generatione humana, te ha lasciato, a te non darà molestia l'ambitione... || Corpus OVI.

2.2 Fig. Peste mortale: dannazione eterna.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 37.27, pag. 163: Più vili ch'altre sono e più moleste, [[scil. le attrattive mondane]] / piene d'inganno e d'affanno gravoso, / e la lor fine è sola mortal peste.

2.3 Fig. Essere fantastico che provoca danni di grande entità.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 12, pag. 488.10: Due pesti so' dette Dire, le quali e l'infernale Megera la Notte diede in un medesimo parto...

[2] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 12.30, pag. 33: A tal consiglio s'accordaron queste, / e ritirar li cani e fiamme accese / misser nel luogo della fiera peste.