0.1 pheludes; f: feludi.
0.2 Lat. mediev. pheludes.
0.4 Att. nel corpus solo in Almansore volg., XIV po.q. (fior.).
0.5 Nota feludi in F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.), residuo di genit. lat.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.
0.7 1 [Med.] Sorta di alimento, molto nutriente, ottenuto dalla cottura di alcuni ingredienti con il miele o con lo zucchero (utilizzato in medicina per le sue proprietà officinali).
0.8 Ilaria Zamuner 05.07.2022.
1 [Med.] Sorta di alimento, molto nutriente, ottenuto dalla cottura di alcuni ingredienti con il miele, con lo zucchero o con altri elementi molto sostanziosi (utilizzato in medicina per le sue proprietà officinali). || Cfr. Iacobi Foroliviensis Expositio, p. 181a (super cap. VII): «Allues quoque licet ex zuccharo fiant sicut pheludes, [[...]], licet ex çuccharo fiant sicut pheludes .i. penidie q(ui) conficiuntur ex çuccharo cocto, multum elaborato cum flore amidi...».
[1] F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.), II, ricetta 22: A piaga, e di vaccio e di subito saldare: tolli sugo di millefolli e sugo feludi, e cu(m) aroma cuoci; e salda bene. Probatu(m) est. || Zamuner-Ruzza, I Ricettari, p. 40.
[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 10, pag. 213.5: Pheludes molto nodrisce ma nello stomaco lungamente dimora e crea oppilatione a colui ke llungamente l'usa e molto, ma a la gola e al polmone giova.