LENZARE v.

0.1 lençò, lenza, lenzaro, lenzata; f: lençi.

0.2 Da lenza 1.

0.3 F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.): 1; Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.); Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.).

N Solo fior.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.

Doc. esaustiva. || Si completa con lenzato.

0.7 1 Avvolgere con una striscia di tessuto (in partic. per medicare); lo stesso che fasciare. 2 Legare insieme con un vincolo di alleanza (?).

0.8 Ilaria Zamuner 27.02.2015.

1 Avvolgere con una striscia di tessuto (in partic. per medicare); lo stesso che fasciare.

[1] F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.), I, ricetta 5: e, quando sara(n)no bene battute, tolli una peçça et mollila entro queste tuorla dibattute e fascilavi suso, dove si sente la dollia, e lençi bene tutto lo piede... || Zamuner-Ruzza, I Ricettari, p. 10.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 32, pag. 275.1: la fedita che avea si lençò e fascia al meglio che poté.

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 23.6, pag. 548: poi le sue piaghe li fecer coprire / di fini unguenti e tututto il lenzaro...

2 Legare insieme con un vincolo di alleanza (?).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 28, terz. 77, vol. 2, pag. 52: Secento chiari fur, come cristallo, / i Cavalier Fiorentin di Fiorenza, / e furvi due de' Prior sanza fallo; / e l'amistà, non vo', che sia credenza, / Siena, Bologna, Volterra, e Pistoia, / e Lucca, e Prato, e Sanmeniato lenza.