SECONDINA s.f.

0.1 secondina, secundina, segondina.

0.2 Lat. tardo secundinae (GDLI s.v. secondina).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.); F Ricettario (K), XIV pm. (venez.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Anat.] Membrana (secondo le conoscenze mediev.) che si forma all'interno dell'utero durante la gravidanza dei mammiferi con la funzione di nutrire e ossigenare il feto, e che viene espulsa dopo il parto, placenta. 2 [Anat.] Una delle sette tuniche dell'occhio (oggi nota con il termine di coroide), corrispondente alla membrana intermedia tra la retina e la sclerotica.

0.8 Ilaria Zamuner 14.02.2023.

1 [Anat.] Membrana (secondo le conoscenze mediev.) che si forma all'interno dell'utero durante la gravidanza dei mammiferi con la funzione di nutrire e ossigenare il feto, e che viene espulsa dopo il parto, placenta.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.34: A provochare il sangue mestruo e diduciere il filiuolo morto e la secondina sia data la trefora mangna con sugho di ruta...

[2] Gl Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 47, pag. 352.4: 10. Item pastinaca tosto tolle lo dolore dela matrice; bevuta usia supposita, provoca la mestrua e la secondina, cioè la veste, dell'enfa ne fa venire fuore.

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 19, pag. 284.21: Ma lo serpente non nela secondina ma nel'uovo s'ingenera la sua cotenna et sì fae di nutricamento...

[4] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 59, pag. 70.3: E fasene suffumigation a la mare, e chaça fuora el fantolin e la secu(n)dina, çoè un paniculo così chiamà.

[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 89, vol. 2, pag. 310.11: E pesto e messo nella natura della femmina, provoca i mestrui, e caccia fuori la secondina e la creatura morta. || Corpus OVI.

2 [Anat.] Una delle sette tuniche dell'occhio (oggi nota con il termine di coroide), corrispondente alla membrana intermedia tra la retina e la sclerotica.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. I, cap. 8, pag. 65.18: E poi apresso dal predetto nervo si divide sottil pannicolo, il quale sotto la sciloticha passa in altro vestimento e pannicolo, il quale è kiamato secondina imperciò k'elli è somilliante a la secondina de le femine...

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 26, pag. 571.20: l'una è chiamata retina, che nasce dalle vene e dall'arterie, ed in modo di rete è contessuta; appresso è la secondina; poi è la sclirotica...

[3] F Ricettario (K), XIV pm. (venez.): Sapi che l'uoglo è co(m)posto de .vij. tunige e de .iij. humori: [[...]] e lla segonda sì à nom(e) secondina [[ms. secoridina]]... || Ms. Kraków, Biblioteka Jagiellońska, Ital. qu. 62, c. 35r.

[4] F Practica oculorum volg., XIV sm. (tosc.): della q(ua)li toniche dice Ioh(ann)icio ch(e) sonno se(m)pte: la prima chiama retina, la s(e)c(on)da secondina, la tercia schiros, la q(ua)rta aranea, la q(u)inta yvea, la sexta cornea, la septima co(n)iu(n)tiva. || Ms. Marc. It. XI, 202 (= 6917), c. 1r.