0.1 huvea, uvâ, uvea. f: yvea.
0.2 Lat. mediev. uvea (cfr. Latham, Dictionary s.v. uveus).
0.3 Almansore volg., XIV po.q. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Almansore volg., XIV po.q. (fior.).
In testi sett.: F Ricettario (K), XIV pm. (venez.).
0.5 Locuz. e fras. uvea tunica 1.1.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Anat.] Una delle sette tuniche dell'occhio (così detta perché simile all'uva), corrispondente a una membrana vascolare che avvolge internamente l'organo e che prosegue posteriormente nella secondina. 1.1 [Anat.] Locuz. nom. Uvea tunica.
0.8 Ilaria Zamuner 14.02.2023.
1 [Anat.] Una delle sette tuniche dell'occhio (così detta perché simile all'uva), corrispondente a una membrana vascolare che avvolge internamente l'organo e che prosegue posteriormente nella secondina.
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IX, cap. 16, pag. 726.7: Ellessir il quale si dee usare quando elli s'àe paura ke per cagione de l'ulcere non escha fuori l'uvâ, cioè quello ov'è la luce dell'occhio.
[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 26, pag. 571.23: indi è la tunica aranea, per la quale passa lo splendore della veduta, ch'è posta tra 'l cristallino e l'albugineo umore; poi è l'uvea; poi è la cornea.
[3] F Ricettario (K), XIV pm. (venez.): Sapi che l'uoglo è co(m)posto de .vij. tunige e de .iij. humori: [[...]] e lla q(ui)nta à nome uvea p(er)ché l'è negra come acino d'uva nera... || Ms. Kraków, Biblioteka Jagiellońska, Ital. qu. 62, c. 35r.
[4] F Practica oculorum volg., XIV sm. (tosc.): della q(ua)li toniche dice Ioh(ann)icio ch(e) sonno se(m)pte: la prima chiama retina, la s(e)c(on)da secondina, la tercia schiros, la q(ua)rta aranea, la q(u)inta yvea [[ms. ynea]], la sexta cornea, la septima co(n)iu(n)tiva. || Ms. Marc. It. XI, 202 (= 6917), c. 1r.
1.1 [Anat.] Locuz. nom. Uvea tunica.
[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 50, col. 1.6: Al panno degli occhi, e quasi come fistola per lo homore che è tra lla uveatunicha e llo cristalino omore.