MALGRADO s.m./avv./prep.

0.1 male grado, mal gra', mal gradho, malgrado, mal grado, malgradu, mal grao, mal grato, malgratu.

0.2 Da malo e grado 2.

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. lucch., 1297 (2); Fiore, XIII u.q. (fior.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.);Lett. ven., 1371.

In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. a malgrado 2.1, 2.2; a malgrado di 3.1; avere malgrado 1; malgrado di 3.1; sapere malgrado 1.1.

0.7 1 Atto tale da provocare una qualsiasi emozione neg. in qno o l'emozione stessa che ne consegue, lo stesso che dispiacere 2. Avere malgrado. 1.1 Sapere malgrado: lo stesso che dispiacere 1. 2 Avv. Con animo maldisposto, malvolentieri. 2.1 Locuz. avv. A malgrado. 2.2 Locuz. prep. (A) malgrado (di qno): contro la volontà (di qno). 3 Prep. A dispetto di, nonostante. 3.1 Locuz. prep. (A) malgrado di.

0.8 Giovanni Spalloni 23.10.2023.

1 Atto tale da provocare una qualsiasi emozione neg. in qno o l'emozione stessa che ne consegue, lo stesso che dispiacere 2. Avere malgrado.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 36, pag. 4: Tut quant el pò el spende, de mi no mete 'l cura: / Zo k'el no pò tenir me lassa in mia pastura; / Mal grao n'abia quel latro ke 'n ten in tal stregiura.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 7.14, pag. 125: ella non cura s'i' ho gioi' e pene, / men ch'una paglia che le va tra' piei; / mal grado n'abbi Amor, ch'a le' mi diène.

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 29, vol. 2, pag. 191.14: E combattêrsi da capo colli Capovani, e cacciârli del campo, e qual malgrado elli n'avessero, gli fecero ritornare dentro dalla città.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 4, 130-144, pag. 140.23: resistette al trattato di Catellina e liberoe la patria da servitudine, come dice Sallustio nel primo libro detto Catellinario, e niente di meno n' ebbe malgrado...

1.1 Sapere malgrado: lo stesso che dispiacere 1.

[1] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 23.3: Non dite a Nerino ch'io ve n'abia neente scritto, chè me ne saperebe mal grado, e sarebe contradia a la lettera ch'io gli ho fatta che vienne a voi.

2 Avv. Con animo maldisposto, malvolentieri.

[1] Giov. dell'Orto, Amore (ed. Sangiovanni), XIII sm. (tosc.), canz. 4a.64, pag. 111: Non ò sì l'alma intera / che 'l suo saver non sia cangiato e vòlto, / pensando come 'nvolto, / malgrado, m'ài ne' tuoi falsi mestieri, / ch'i' son tu' cavalieri.

2.1 Locuz. avv. A malgrado.

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 34, pag. 85.20: Chè la prigione del [corpo], o' elli è rinchiuso, no lo justizia, ch' elli non faccia sua volontade a mal grado.

2.2 Locuz. prep. (A)malgrado (di qno): contro la volontà (di qno).

[1] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 61.6: noi p(ro)caccieremo l.re di p(a)p(a) sop(r)a llui (e) ma(m)dre(m)lle costae co(m) lla ca(r)ta d(e)lli ditti dr. che ave(mo) sop(ra) lui, sì che serae mistieri che suo male grado paghi...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 7, pag. 355.5: nota che la ventura è discorrente et a suo mal grado non può esser tenuta; et uno savio disse: la ventura ucide molti homini, sì come lo stolto medico.

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 64.43: E in questo modo fu fatta la pace degli Orvietani a loro malgrado, e danno e pregiudizio.

[4] Lett. ven., 1371, pag. 329.21: Io vollo far(e) pase cu(m) li Ragusey, (et) s'elli no(n) farà quello chi io vorò, li farò pillar di subito dali mey homeni et getaròli la fe', (et) a lor mal grado se reschatarà (et) haverò quello chi vorò da essy...

3 Prep. A dispetto di, nonostante.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 6, pag. 160.12: Cesare, se tu se' sì crudele che battallia pace fusse ad te solo, ben sarebbe che tu mettessi a fine le tue guerre! Vuoli tu combattare malgrado loro?

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 9, par. 7, pag. 211.20: i ministri di questa leggie, vescovi e preti, in alquno non possono giudichare o debbono in questo secolo per giudichamento della 3 singnifichazione, né alquno constringnere malgrado il suo per pena o ttormento alquno...

3.1 Locuz. prep. (A) malgrado di.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.96, pag. 911: [Mena] a salvazïone / i savi canosce[nti] / lo dritto ogne istagione / malgrado dei maldicenti.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 657, pag. 25: A mal grao de zascun ke vor dir oltramente, / Farò zo ke vorò ni ò viv oltramente.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 14.56, pag. 30: perch'om mi mostra a dito e del mal meo / se gabba; ed eo pur vivo a disinore, / credo, a mal grado del mondo e di Deo.

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 216.12, pag. 434: Allor Venusso fu molto crucciata, / E disse ben che lla fortez[z]a fia / Molto tosto per lei tutta 'mbraciata; / Ed a malgrado ancor di Gelosia / Ella serà per terra rovesciata...

[5] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 208.29: tanto quant'ò largire e ispazio di fare tornare ala tua parte chavalieri e popolo per difendere e mantenere la tua ragione, noi siamo istati al disopra, malgradodi tutti i tuoi nimici e del sanato...

[6] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 33, pag. 172.5: per potere meglio ciò fare, fecie pacie con choloro che gli avevano morto el fratello, e quali erano grandi e temuti huomini, e col loro aiuto riebbe tutto quello, che era rimaso del fratello, e a malgrado de' parenti suoi...

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 11, cap. 17, vol. 2, pag. 609.16: 'l dì seguente passarono il fosso a malgrado della forza de' Pisani che v'era alla guardia, e co· lloro danno e vergogna, ed entrarono nel borgo di Cascia, dove preda e vittuaglia trovarono assai.

[8] Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), [1369] son. 137.13, pag. 166: San Minïato tuo convien che sia, / pur che tu voglia, ed altri seguitarlo; / e non pensar che scampi d'esta via, / mal grado di colui che vuole atarlo...

[9] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 41, pag. 35.19: veni a mormurari contra Deu lu nostru Signuri a malgradu di Deu et di li suoi sancti, et iura et biastima contra Deu et contra suoi sancti.