SOLCARE v.

0.1 solca, solcando, solcano, solcante, solcar, solcare, solcasse, solcata, solcate, solcati, solcato, solcava, solcò, sulcando, sulcano.

0.2 Da solco.

0.3 San Brendano pis., XIII/XIV: 1.3.

0.4 In testi tosc.: San Brendano pis., XIII/XIV; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).

0.7 1 [Agr.] Tracciare solchi nel terreno (durante l'operazione della semina). 1.1 Estens. Percorrere una superficie lasciando un segno (rif. ad animali striscianti). 1.2 Estens. Segnare con rivoli (una superficie). 1.3 Estens. Tracciare una scia (sulla superficie dell'acqua). 1.4 Segnare profondamente (una parte del corpo).

0.8 Matteo Cambi 30.08.2022.

1 [Agr.] Tracciare solchi nel terreno (durante l'operazione della semina).

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 1, pag. 271.8: E nell'entrar del mese seminiamo la fava in luogo grasso ovver letaminato, ovver in valle, nella qual vegnendo l'omore, e 'l sugo di sopra scolando fecondi la terra. Prima si semina, e poi si fende, e solca.

1.1 Estens. Percorrere una superficie lasciando un segno (rif. ad animali striscianti).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 5.5, pag. 201: Con varie figure gli animali / Cercan la terra nel suo gran proteso, / Non con maniere nè con corsi equali: / Ch' altri, col corpo giù basso disteso / Solcando il polver con forza del petto, / Menano a fine il viaggio inteso...

[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 24, pag. 416.32: Farea è uno serpente, che sempre va nella coda, e pare che faccia un solco, del quale Lucano dice, che Farea con la coda solca il cammino.

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 700-33], pag. 348.3: E la grave amphysena, ripiegante il capo verso il corpo, e notatore e corrompitore dell'acqua, e ' veloci iaculi, e pharenas, contento da solcare la via con la coda, e 'l disideros[o] prester, distendente la fummante bocca...

1.2 Estens. Segnare con rivoli (una superficie).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 31, pag. 113.11: Fu allora Lelio, e molti altri, con molte lagrime sepellito dopo i fatti fuochi, ben che molti ne rimanessero sopra la vermiglia arena, che di varii ruscelletti di sangue era solcata.

1.3 Estens. Tracciare una scia (sulla superficie dell'acqua).

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 75.29: E 'l septimo dì m'aparve questa pietra sula qual saglipti; et lassata et ispinta col piè la dicta navicella, ch'ella si partisse et andasse là unde venne, incontenente la vidi andare racta solcando l'onde del mare molto velocemente...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 300: Doppo costoro, Pistris e Centauro contendono di tenere il primo luogo con uguale distantia; ed ora Pistris à il primo luogo, ora la grande Centauro passa lei vinta, ora ambedue navi si tragono co le fronti giunte insieme, e longamente sulcano i salsi guadi, e già appressavano allo scoglio del saxo e tenevano il termino.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 5, pag. 555.8: Tal volta nei sani liquori gli affannati corpi rinfrescano, e alcune con picciola navicella solcano le salate acque, e con maestrevole rete pigliano i non paurosi pesci...

1.4 Estens. Segnare profondamente (una parte del corpo).

[1] f Neminem laedi volg., XIV (tosc.), cap. 3, pag. 99, col. 1.5: per questo afflisse il corpo suo di tormenti molto più gravi che se fusse stato in mano di carnefici. Imperocché i tormentatori non solcherebbono così i suoi fianchi coi pettini di ferro, come elli li solcòe, e cavòe coi vermini. || Corpus OVI. Cfr. G. Crisostomo, Neminem, 4, 4: «et corpus eius tormentis multo gravioribus quam si carnifices adhibuisset afflixit - non enim ita tortores ungulis latera sulcarent ut ille ea vermibus fodit -...».