SOLCO s.m.

0.1 solche, solchi, solci, solco, sorco, sulchi, sulci, sulco.

0.2 Lat. sulcusDELI 2 s.v. solco.

0.3 Tomaso da Faenza (ed. Sangiovanni), XIII sm. (tosc./faent.): 1.4.1.

0.4 In testi tosc.: Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1310]; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).

In testi mediani e merid.: Manfredino, a. 1328 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Nota il plurale femm. solche in Manfredino, a. 1328 (perug.).

Locuz. e fras. cacciare fuori del solco 1.5.1; diritto solco 1.4; seguire il solco 1.2.2; servare il solco 1.2.1; solco acquaio 1.1; tenere il solco 1.5; trarre solco di propria natura 1.4.1; uscire del solco 1.4.2, 1.5.2.

0.7 1 [Agr.] Fenditura del terreno eseguita durante l'operazione della semina. Estens. Il terreno che accoglie i suddetti solchi. 1.1 [Agr.] Locuz. nom. Solco acquaio: piccolo canale destinato al deflusso dell'acqua. 1.2 Estens. Scia tracciata da un'imbarcazione sulla superficie dell'acqua. 1.3 Estens. [In contesto poetico:] scia luminosa tracciata da un corpo celeste 1.4 Percorso che conduce in una det. direzione. [In contesto fig.:] diritto solco: strada che porta alla rettitudine. 1.5 Fossato scavato per accogliere i soldati. Estens. Territorio difeso dagli stessi soldati. Fras. Tenere il solco: mantenere la difesa di un luogo. 1.6 Estens. Incavo della schiena in corrispondenza della colonna vertebrale. 1.7 [Per similitudine:] fenditura dell'organo genitale femminile. Estens. L'organo stesso. 1.8 Piega della cute. 1.9 Taglio che lesiona la cute. 2 [Masc.] Spazio interdentale del cavallo.

0.8 Matteo Cambi 22.08.2022.

1 [Agr.] Fenditura del terreno eseguita durante l'operazione della semina. Estens. Il terreno che accoglie i suddetti solchi.

[1] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1310], pag. 404.11: Item un pezo di terra rinpeto a questa, che dal primo e secondo e terzo via, dal quarto Corso figliuolo fu di Ciupo Paserini solco in mezo: e questa si è staiora 36 a corda.

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [128], pag. 57.14: Anco statuto e ordinato si è, che qualunque persona lavora apresso a terra d' alcuna persona, sia tenuto arare e mectere octo solchi per prodangna.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 27, pag. 103.29: allora prese Iason gli buoi molto vigorosamente e gli fece arare quattro solchi, ad occhi chiusi, così come Medea gli avea comandato.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 9.17: Allora da prima si sotterraro i semi della biada con lunghi solchi, e' giuvenchi gravati dal giogo piansoro.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 14.26: Chi arando lassa la terra soda in tra solchi, e sè di men frutti danneggia, e la terra di menzogna infama.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 92.12: E si laboraturi de li campi sempremay pensassero quanta semente le tolleno li aucielle rapace de quello che aveno semenato inde li lloro laburi, fuorze iamay non derriano semente a sulco.

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 34, pag. 160.6: Deve lu cavallo t(r)octar(e), como è d(ic)to, p(er) li maysi et arate maiorem(en)te <et arate> ch(e) p(er) lle locara plane, ca lle vallecelle et li collicilli, li quali so' là p(er) lli sulchi, lu cavallo accustuma et amagistra tuctavia de levare li pedi en dellu soe andam(en)to...

- [In una similitudine, con rif. al segno profondo e prolungato sul terreno tracciato da un animale strisciante].

[8] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 24, pag. 416.31: Farea è uno serpente, che sempre va nella coda, e pare che faccia un solco, del quale Lucano dice, che Farea con la coda solca il cammino.

- [In una similitudine, con rif. al linguaggio poetico].

[9] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.6.2, pag. 171: Ben mi conosco aver la lingua balba / per produr simel parole che solche, / tratte di stilo di mastre bivolche, / da te comprese davante e po' l'alba...

1.1 [Agr.] Locuz. nom. Solco acquaio: piccolo canale destinato al deflusso dell'acqua.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 3, pag. 237.4: Miglior remedio di tutti si è metter un solcoacquaio per lo mezzo del campo, là onde scorra l'acqua...

1.2 Estens. Scia tracciata da un'imbarcazione sulla superficie dell'acqua.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 4, pag. 553.22: Filocolo disidera d' adempiere la promessa fatta a Sisife, comanda che l' estrema punta di Trinacria sia con la prora de' suoi legni cercata: le vele si tendono, e i timoni fanno alle navi segare le salate acque con diritto solco verso quella parte, aiutandole il secondo vento.

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 680-736], pag. 121.7: Ma i fati apena lo lasciano, però che 'l mare, percosso da' petti delle navi, risonoe, l'onde percuotono le pianure del mare, mescolati i solchi di tante navi.

1.2.1 [In contesto metaf.:] fras. Servare il solco (di qno): seguire la scia, lasciarsi guidare (da qno).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.14, vol. 3, pag. 22: Voialtri pochi che drizzaste il collo / per tempo al pan de li angeli, del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben per l'alto sale / vostro navigio, servando mio solco / dinanzi a l'acqua che ritorna equale.

[2] Gl Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 2, vv. 10-15, pag. 877.26: E sogiugne: metter potete etc., servando mio solco, cioè la via che fa il mio legno, ed è colore rettorico: solco è propio in terra e atribuiscelo qui alla nave solcante il mare...

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 2, 1-18, pag. 45.5: Vostro navilio; cioè lo vostro ingegno, servando mio solco; cioè osservando lo mio vestigio: solco è lo vestigio che fa la nave quando va per mare sì, che è come segno a chi vuole seguitare la nave...

1.2.2 Fras. Seguire il solco (di qno): imitare (qno).

[1] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 1.6, pag. 33: Il vecchio padre suo teso ha le sarte / per seguir di Gianson l'antico solco; / tanto che dopo il diventar bifolco / possa far del monton divisa e parte.

1.3 Estens. [In contesto poetico:] scia luminosa tracciata da un corpo celeste.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 244.22: e co molta luce corse una stella mossa dal cielo per l'ombra della notte, traendo doppo sé una fiaccola. Noi vediamo lei passare sopra all'alto colmo della casa nostra e sé ascondere chiara nella selva Idea, segnando le vie. Ed il suo solco dà luce per longa strada.. || Cfr. Verg., Aen., II, 695: «tum longo limite sulcus dat lucem et late circum loca sulpure fumant».

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 5, cap. [vv. 560-76], pag. 211.12: Detto che Amiclas ebbe queste parole, e sciogliente la nave diede le veli a' venti, al movimento de' quali non solamente le stelle sparte per l'alta aria cadenti traxoro gli sparti solchi, ma le pianete che sono fitte nelli alti cieli parve che si crollassoro. || Cfr. Luc., Phars., X, 563: «aera dispersos traxere cadentia sulcos / sidera...».

1.4 Percorso che conduce in una det. direzione. [In contesto fig.:] diritto solco: strada che porta alla rettitudine.

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 11, v. 79, pag. 362.30: Or è cussì che questi dui modi se posson pervertere, çoè inversiare et obviare dal dritto solco: s'ella se perverte solo l'apetito e lla pratica romane ferma e veraxe, et è appellado questo vitio incontinencia...

[2] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 2, v. 14, pag. 1728.9: solco. Çoè via.

[3] Poes. an. Quela dolce saeta, a. 1385 (tosc.), son. 2.12, pag. 376: E no mi parte di memoria mai / quela de Leno e la dona del Colco, / che fur tradite sì come tu fai; / temo di no seguir drito lor solco, / e già mi par veder l'arazion ch'ài / preso co man per divenir bifolco.

1.4.1 Fras. Trarre solco di propria natura: deviare dalla naturale inclinazione (del proprio intelletto).

[1] Tomaso da Faenza (ed. Sangiovanni), XIII sm. (tosc./faent.), son. 12.3, pag. 189: La tua scïentia, sì com' sòl, distretta, / ser Mula, per cui sol te fé sventura, / volse trar sorco de propia natura, / non consirando che raxon ciò vieta.

1.4.2 Fig. Fras. Uscire del solco: perdere il senno; lo stesso che delirare.

[1] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 53, pag. 550.13: «Lira lire» si è il solco il quale il bifolco arando mette diritto co' suoi buoi, e quinci viene «deliro deliras», il quale tanto viene a dire quanto «uscire del solco», e perciò, metaphorice parlando, in ciascuna cosa uscendo della dirittura e della ragione, si può dire e dicesi «delirare».

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 11, 76-90, pag. 309.18: Cioè Dante, disse: Perché tanto delira; cioè esce del solco; cioè si svia, lo ingegno tuo da quel che suole; cioè da la sottigliezza della ragione, che suole avere, e questa può essere l'una cagione del dubitare.

1.5 Fossato scavato per accogliere i soldati. Estens. Territorio difeso dagli stessi soldati. Fras. Tenere il solco: mantenere la difesa di un luogo.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 86, terz. 98, vol. 4, pag. 132: e tolta Gallinella a' Perugini, / essi trattaron poi segretamente / co' Perugini, e 'l Borgo a San Sipolco / tolsero a Messer Pier subitamente, / a' dì otto d' April, nel tempo dolco, / salva la Rocca co' suo' confidati, / che 'nfino a venti dì tennero il solco...

1.5.1 Fras. Cacciare fuori del solco: estromettere da un luogo.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 24.27, pag. 70: Valerio contro ai Galli acquistò lodo; / sì fe' Torquato e Atilio Bivolco / contro ai Sardi, che sempre m'usâr frodo. / Tanto Marte mi fu benigno e dolco, / che Lucio Flacco e Lucio Cornelio / Liguri e Insubri cacciâr fuor del solco.

1.5.2 Fras. Uscire del solco: cedere al nemico.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 75, terz. 68, vol. 4, pag. 8: Nel predett' anno que' di Pietramala / impetrar Signoria di Sansipolco, / d' Arezzo, e di Castel tenendo l' ala. / Volendo i Borghigiani uscir del solco, / intorno gli assediaron gli Aretini, / e stettervi otto mesi a freddo, e dolco.

1.6 Estens. Incavo della schiena in corrispondenza della colonna vertebrale.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 100.28: Cossì se meraveglyava delle spalle equalemente composte, che nde scendeva uno sulco a mesura convenebelemente descendendo in iuso se iongevano co li rine deritamente senza nullo appandamiento che monstrava de iongere l'uno lato e ll'altro con una graciosa belleze.

1.7 [Per similitudine:] fenditura dell'organo genitale femminile. Estens. L'organo stesso.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 10, pag. 630.27: e ultimamente, niuna cosa restandogli a fare se non la coda, levata la camiscia e preso il pivuolo col quale egli piantava gli uomini e prestamente nel solco per ciò fatto messolo, disse: «E questa sia bella coda di cavalla.».

1.8 Piega della cute.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 401-10, pag. 113.8: Cotanto o meno alle gote, dalle bianche bende tirate e distese, risponde la ventraia, la quale di larghi e spessi solchi vergata come sono le toricce, pare un sacco voto...

1.9 Taglio che lesiona la cute.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 4, pag. 15.34: Perçò el afliçeva lo corpo de Iob de pù grevi tormenti cha s'el gh'avesse metuo intorno pessimi manegoldi, inperçoché nesun tormentaor d'omi harave mae possuo con onge né con grafii auçi de ferro far quelli solchi per gli galon del corpo como Satanaxo con gli vermi ghe [fè] gli sbordagni grandi per le coste e le fosse cavae per tute le carne.

sulci et nellu palatu dellu cavallu cavati et p(ro)fundi et sa(n)guine(n)ti...

2 [Masc.] Spazio interdentale del cavallo.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 66, pag. 181.27: LXVI. Lo lampasco ène una infe(r)mità ch(e) nasce i(n) nella p(ar)te de sup(ra) della boccha sup(ra) li denti et fase p(er) habundantia de sangue congnossesse cusì: li sulci ch(e) sonno i(n)tra li denti denançi, co lo tomore sop(ra)sta, sì cch(e) lo mang(n)are no(n) pò tene(re), anti li cade de bocca.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 66, pag. 182.2: se la infermetate sie nova et con piççolo tumore, allora dellu terço sulco int(ra) li denti denanci cum ferro suctilissimo se sangue, voi quilgio sulco si talge p(er) meçço ch(e) n'esca sangue.