SPIRAGLIO s.m.

0.1 ispiraglio, speraglio, spieraglio, spiragli, spiraglie, spiraglio, spiralglio.

0.2 Lat. spiraculum (DELI 2 s.v. spiraglio).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Apertura piccola e stretta (per guardare o spiare qno o solo come passaggio per l'aria o la luce). 1.1 Piccola esalazione d'aria (che fuoriesce da un foro o da una stretta apertura). 1.2 Apertura utilizzata per la ventilazione di una fossa. 1.3 Foro del mantice attraverso cui fuoriesce l'aria. 1.4 Foro praticato in una conduttura (nell'es., di un acquedotto). 1.5 Estens. Passaggio stretto e angusto. 2 [Per fraintendimento o guasto del testo lat.].

0.8 Matteo Cambi 30.08.2022.

1 Apertura piccola e stretta (per guardare o spiare qno o solo come passaggio per l'aria o la luce).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 180.10, pag. 362: Ancor convien ched ella si' acorta / Di far ch'e' v'entri per qualche spiraglio, / Ben potess'egli entrarvi per la porta: / Ché tutte cose c[h]'uom'à con travaglio...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 34, pag. 175.26: Così è anche del lume del sole: o avra'lo tutto o nulla. Ben lo potresti tu vedere per spieraglio...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 24, pag. 290.19: dopo il quale latrare una vecchia con superbissima voce, ponendo l' occhio a uno picciolo spiraglio, mirò di fuori, dicendo: - Chi tocca le nostre porti? -.

[4] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 102, vol. 3, pag. 163.25: l'api imbagnate e rinchiuse terremo, postovi il cibo del mele, lasciandovi alcuni spiragli strettissimi nella cella... || Corpus OVI.

1.1 Piccola esalazione d'aria (che fuoriesce da un foro o da una stretta apertura).

[1] f Giovanni da San Miniato, Moralia, a. 1415 (tosc.), L. 33, cap. 18, pag. 1335.38: Una squama si congiunge ad un'altra eziandio che spiraglio non passa per esso. || Corpus OVI.

1.1.1 [Con rif. alla botte:] esalazione dei vapori derivati dalla fermentazione del mosto.

[1] f Giovanni da San Miniato, Moralia, a. 1415 (tosc.), L. 23, cap. 8, pag. 917.29: Ma Eliud, come noi abbiamo ditto di sopra, si distende sì per gonfiamento di superbia, come se egli s'accendesse a parlare per l'ardore dello Spirito santo e per rispetto di carità; e assimigliò lo spirito del suo intelletto quasi a mosto senza spiraglio.

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 32, vol. 5, pag. 107.12: Però che lo ventre mio è quasi mosto sanza spiraglio, e dirompe li nuovi vaselli. || Cfr. Gb 32, 19: «En venter meus quasi mustum absque spiraculo, quod lagunculas novas disrumpit».

1.1.2 Fig. [In ambito relig.:] impulso (alla rettitudine).

[1] f Giovanni da San Miniato, Moralia, a. 1415 (tosc.), L. 33, cap. 18, pag. 1336.5: quando essi si difendono insieme ne' loro peccati con superba defensione, non lasciano gli spiragli della santa esortazione passare in alcuno modo dentro all'anima.

1.2 Apertura utilizzata per la ventilazione di una fossa.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 4, cap. 19, pag. 236.31: Delle fosse, che abbiano un'altra boccha (e) speraglio. Ordiniamo che ogni fossa possa difendere et mantinire un'altra boccha et uno speraglio, sì che l'una bocha sia fondurata (con) l'altra et expedita, che ll'omo vi possa usare dall'una all'altra, et anco lo speraglio possano difendere, p(er) qualunqua boccha si lavorasse; salvo che p(er) lo speraglio no(n) si possa traggere, né avere via p(er) fare dapno a suoi vicini...

1.3 Foro del mantice attraverso cui fuoriesce l'aria.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 33, pag. 150.9: Li mantici sono una pelle confitta fra due legni, con alcuno spiraglio dinanzi; ed aprendo li legni, e istrignendo la pelle, il fiato esce degli spiragli, ed accende il fuoco.

1.4 Foro praticato in una conduttura (nell'es., di un acquedotto).

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 1, par. 21, vol. 2, pag. 337.3: E alcuno non dia, né dare presuma danno e non rompa, né rompere degga glie caneglie de l'aqueducto, né alcuno d'esse, né spiraglie aprire da la citerna enfina la fonte de piacça...

1.5 Estens. Passaggio stretto e angusto.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 269.12: Guiscardo poi la notte vegnente, sù per la sua fune sagliendo, per lo spiraglio donde era entrato se n'uscì fuori e tornossi a casa; e avendo questo cammino appreso più volte poi in processo di tempo vi ritornò.

- [Con rif. al varco per l'oltretomba].

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 16.32, pag. 229: Un monte v'è, il cui nome si conia / Tenaro, ed èvi ancora lo spiraglio / d'Inferno e qui si credon le dimonia.

2 [Per fraintendimento o guasto del testo lat.].

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 5, pag. 99.7: Coloro ànno spera diritta i quali dimorano sotto il cerchio equinoziale, se alcuno vi può dimorare; ed è detta spera diritta imperciò che a quella gente i poli sostanno igualmente e l'uno non si lieva più alto de l'altro sopra l'orizonte, o vero che 'l loro orizonte sega l'equinoziale ed è segato da llui in canti diritti e spiragli. || Cfr. Sacrobosco, De sphaera, p. 78: «quoniam illorum orizon intersecat equinoctialeme et intersecatur ab eodem ad angulos rectos sperales»...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 7, pag. 118.7: Questi due coluri partono se medesimi sopra i poli del mondo con anguli dritti e spiragli... || Cfr. Sacrobosco, De sphaera, pp. 90-91: «Isti autem duo coluri intersecant sese super polos mundi ad angulos rectos sperales».