0.1 isplendide, isplendidissimo, isplendido, isprendida, spendita, spiendeda, spiendida, spiendidi, spiendido, splendedissema, splendida, splendide, splendidi, splendidissima, splendidissime, splendidissimi, splendidissimo, splendido, splendito, sprendida, sprendide, sprendidi, sprendido.
0.2 Lat. splendidus (DELI 2 s.v. splendere).
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Castellani), 1268 (tosc.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-1307; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. bologn., XIII; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.7 1 Dotato di intensa luminosità (anche in contesto fig.). 1.1 [Detto di un oggetto o di un materiale lucido e riflettente (anche in contesto fig.)]. 1.2 [Detto di un colore:] vivido. 1.3 Fig. [Detto di chi partecipa della luce divina e dei suoi attributi]. 1.4 Fig. [Detto della donna e dei suoi attributi]. 2 Fig. Vistosamente bello, abbondante o ricco di altre qualità positive. 2.1 Fig. Che si distingue nettamente per una condizione, per un comportamento. 2.2 Estens. Fig. Degno di fama e di ammirazione. 2.3 Fig. [Detto di una qualità:] eccellente.
0.8 Irene Angelini 13.08.2022.
1 Dotato di intensa luminosità (anche in contesto fig.).
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 332, pag. 612: Pura cosa e santissema è la virginitadhe: / lucerna splendedissema en ciel fi apeladhe...
[2] Poes. an. bologn., XIII, 31, pag. 10: Lucerna splendidissima, soave e dolcissima, da Cristo aluminata...
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.79, vol. 3, pag. 467: Come rimane splendido e sereno / l'emisperio de l'aere, quando soffia / Borea...
[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 70, col. 1.12: la si unisce a lui splendido raggio e illuminato di sapienza profonda e investigabile.
[5] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 3, pag. 243.19: ei vide venire di cielo una fiaccola di fuoco bellissima e splendidissima...
1.1 [Detto di un oggetto o di un materiale lucido e riflettente (anche in contesto fig.)].
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 102, pag. 155: De pree precïosissime le mur en lavorae, / A zeme splendidissime e molt apresïae...
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 239.28: Uno cerchio d'oro splendidissimo aveva a la gola, lo quale multiplicava la bianchezza de la gola...
[3] Lancia, Chiose Purg., 1341/43 (fior.), c. 25, vv. 25-30, pag. 760.10: quelli corpi che di lieve ricevono e che tosto si cambiano, sì come è l'aria e l'acqua, et debbono ancora esser questi cotali corpi splendidi, puliti e tersi, sì come è lo specchio nel quale si genera l'ymagine per refractione...
[4] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.10, pag. 145: O bel granato, o chiara margherita, / splendida gemma, oriental zaffiro, / topazio puro e lucido smeraldo...
- Meton. [Detto di un uomo in armi].
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 237.4: Pirro si rallegra nella prima entrata dinanzi a esso portico, splendido e lucente dell'armi e della luce del ferro...
1.2 [Detto di un colore:] vivido.
[1] Zanobi da Strada, Somnium Scipionis volg., a. 1348 (fior.), cap. 5, pag. 53.12: era costui con una bianchezza splendidissima, rilucente tra lle fiamme...
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 112, pag. 117.34: E questa è de più verde colore e de più splendido...
1.3 Fig. [Detto di chi partecipa della luce divina e dei suoi attributi].
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, cap. 6, pag. 47.13: «Li iusti siranno chiari e splendidi come el sole in lo regno del mio padre».
[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 8, pag. 111.12: sono due Angeli con due spade di fuoco sanza punte; e dice, che lle loro vestimenta erano di colore verde, e così l'ale, e la loro testa bionda, ed il viso splendidissimo.
[3] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 70.6, pag. 422: E 'l dolce buon Iesù, con vista lieta, / splendido più che 'l sole allor li apparse...
- [Detto di un luogo].
[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 23, 70-87, pag. 637.15: era tanto eccessivamente più splendido lo luogo dove erano quelli beati spiriti, che altro' pareria che fusse ombra.
1.4 Fig. [Detto della donna e dei suoi attributi].
[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 16 [Paride a Elena], pag. 572.17: Ahi splendida donna, s'io ti tenesse, le mie mani non ti vorrebbero mai lasciare, et infino ch'io fosse vivo non ti partiresti del mio seno.
[2] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 273.11, pag. 158: Alor andonno al loco deputato, / e lì trovòn<o> la donçela formosa, / sì splendida c'ognun vi fu abaiato.
[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 29.4, pag. 90: Donna bella, / sola speranza e ben della mia mente, / sempre davanti m'è stata la stella / del tuo bel viso splendido e lucente...
2 Fig. Vistosamente bello, abbondante o ricco di altre qualità positive.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 35, pag. 250.24: con poveri drappi si vestiva, e mangiava solamente per vivere, con tutto che potesse tenere splendida vita...
[2] Dante, Convivio, 1304-1307, I, cap. 1, pag. 7.8: Li quali priego tutti che se lo convivio non fosse tanto splendido quanto conviene alla sua grida...
[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 31, pag. 8: D'onne roba fo fornito sì como se adconvende, / Et dé uno gran convito splendito et sollende...
[4] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 34, pag. 204.1: senterà immantenente venire nell'anima uno sprendido giardino piantato con varii arbucelli...
[5] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 18, pag. 68.39: El rico che ogni dí mangiava vivande splendide fu sepulto nello inferno.
2.1 Fig. Che si distingue nettamente per una condizione, per un comportamento.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 237.7: avendo poste giù le spoglie vecchie, rinovellato e splendido di giovanezza volle il dosso liscente...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 558.26: Avea il detto re di figliuole copioso numero, di bellezze ornate e di costumi splendide...
2.2 Estens. Fig. Degno di fama e di ammirazione.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 292.23: prese la filia de Vetilio e deola a molge con grande dota ad uno splendidissimo homo commosso de amicitia.
[2] Ceffi, Dicerie, red. V, 1326/28 (fior.), 18, pag. 59.28: Et p(er)ò il n(ost)ro segnore mess(ere) Karlo duca di Calavra, splendido segnoreggiatore della cittade di Firençe...
[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 451.13: Marco Antonio al tempo de' nostri avoli splendidissimo aringatore...
[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 111.1: nentimancu li toy ti darranu splendida sepultura et eternu nomu havirà killu locu in lu quali tu sirrai».
2.3 Fig. [Detto di una qualità:] eccellente.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Castellani), 1268 (tosc.), L. IV, cap. 64, pag. 309.15: molto più è da i(n)na(n)çiporre con optimo (e) splendidissimo i(n)ge(n)gno quella vita a q(ue)sta...
[2] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 16 [Paride a Elena], pag. 572.7: la tua splendida beltade molto vince la gloriosa fama.
[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 37, pag. 66.25: ben fo saciado de belleça grandissima e splendidissima, a la qual nesuna oltra se pò comparar.