0.1 volado, volati, volato.
0.2 Lat. volatus (DEI s.v. volato).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.); <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>; Boccaccio, Corbaccio, 1354-55.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Irene Angelini 03.10.2023.
[1] f Jacopo della Lana, Purg. (M2), 1324-28 (bologn.>tosc.), c. 24, v. 64, pag. 1435.22: sì come li a[u]gelli, cioè grue, che vanno a vernare lo verno a quel fiume c'ha nome lo Nilo, ch'è in Etiopia, che molte volte rafrezano suo volato entrando l'una innanzi all'altra... || Corpus OVI.
[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2442, pag. 275: Se in due volati non prende sua caccia, / Vergognasene forte e sta allo stecco / Né più in quel giorno animali minaccia.
[3] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 28.117, pag. 279: Come dintorno al signorevel apo / gli altre von bisbigliando e con diversi / volati e' van pei fior de dolce sapo, / cossì facevan quei spirti traversi / atorno el lor signor... || Corpus OVI.
- [In contesto fig. e metaf.].
[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 13.1532, pag. 220: Todi che tiene le gonfiate vele, / Che aspetta pur dell'aquila il volato / Ordendo con la mente nuove tele...
[5] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 61-70, pag. 46.22: conobbi me dal mio volato essere stato lasciato in una solitudine diserta, aspra e fiera, piena di salvatiche piante...
1.1 Modo di volare (di un uccello).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 8, pag. 15.11: tutte le generazioni de li avoltoi de questo mondo, e specialmente l'ucelli c'hano l'onghie e lo becco retorto e vivono de ratto e hano altissimo volato.
[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 10, cap. 2, vol. 3, pag. 212.20: Questi sono di velocissimo volato nel principio della lor mossa, ma poi è lento... || Corpus OVI.
- [Come segno augurale].
[3] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 20, v. 31, pag. 592.30: eretto su questo edifitio andava Amphyrao [[...]] per vedere e per decerner bene omne volado e versi che fesseno gl'oselli dell'aere, per li quai augurii el predixea de futuris.
[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 82.32: La settima specie di questi maladetti indivinamenti si chiama augurio, e sta propriamente in osservare il canto, ed il volato, e li movimenti di certi uccelli.
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 55, pag. 151.32: seguivano gli augùri, cioè quelle significazioni che dal volato e dal garrito degli uccelli, qual buona e qual malvagia, [[...]], scioccamente prendevano...