INCENDIMENTO s.m.

0.1 incendimenti, incendimento, 'ncendimento.

0.2 Da incendere o da incendimentum (DEI s.v. incendere)?

0.3 f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.): 2; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

0.7 1 Il mettere o andare a fuoco, l'accendere. 1.1 Estens. Calore intenso. 2 Fig. Ciò che stimola (i sensi). 2.1 Fig. Vampa d'amore, passione. 2.2 Fig. Sollecitudine nell'agire. 3 [Med.] Infiammazione locale dell'organismo. 3.1 [Med.] Operazione di bruciatura a scopo terapeutico; lo stesso che cauterizzazione.

0.8 Sara Ravani 15.11.2017.

1 Il mettere o andare a fuoco, l'accendere.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 4, pag. 56.25: E poi lo 'ncendimento del fuoco si fa per l'ardimento di quello legno secco per lo primo calore, lo quale passoe innanzi.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 2, pag. 67.17:E voi, giovinette amorose [[...]] porgete le vostre orecchi con non mutabile intendimento a' nuovi versi: li quali non vi porgeranno i crudeli incendimenti dell' antica Troia, né le sanguinose battaglie di Farsaglia...

[3] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. 21, ep. 117, pag. 78, col. 2.26: Per la mia fede, di tutte parti [a] [t]e sono dinuntiate tutte queste cose, ciò è lo 'n[c]endimento di casa tua e 'l pericolo de' tuoi figliuoli... || Corpus OVI. Cfr. Sen., Ep., XIX, 117, 31: «incendium domus».

1.1 Estens. Calore intenso.

[1] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 28.18, pag. 197: Onde il fuoco ristrigne / et nel ferro il sospigne, / che convien ragunarsi / sanza in su dilatarsi; / il cui ragunamento / radoppia incendimento. || Corpus OVI.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 14, vol. 2, pag. 153.34: Prese a digiuno in acqua o in vino, sono rifrigerative, e tolgon la sete e ammortan lo 'ncendimento del caldo. || Corpus OVI.

2 Fig. Ciò che stimola (i sensi).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 10, cap. 10, pag. 175v.9: S'io sento ispenti in me l'incendimenti dela luxuria, et ratiepidito il calore generativo ne' membri miei... || Corpus OVI. Cfr. Cass., Conl., X, 10: «Extincta sentio libidinis incentiva».

[2] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 416.13: La lussuria è più temperata ne' maschi che ne le femine e lo 'ncendimento di lei hane legittimo fine in noi.

[3] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 2, pag. 32.23: Mentr'e' si cinge li lombi, con perfetta continensia conserva la mundisia, reprimendo gli ardori e l'incendimenti mezeri de la carne.

2.1 Fig. Vampa d'amore, passione.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 171, pag. 414: Lo incendimento è forte in me taupina / per l' ardor grande che 'l pianto me dona: / lo core me batte, e sempre me langina, / chè ciaschuno encontra te sermona.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 334.7: Né cupiditate d'onore, né l'amore d'avere ci tocca: il letto e l'ombra si è operato nel dispregiato mercato, ma lievemente noi ci acostiamo e con ismisurato incendimento ardiamo, e sapiamo amare con troppo certa fede. || Cfr. Ov., Ars am., III, 543: «validoque perurimur aestu».

2.2 Fig. Sollecitudine nell'agire.

[1] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 243, pag. 583.29: Per levarlo da lo incendimento di partirsi se la facea molte volte cointare. || Cfr. Ov., Ars am., II, 125-128: «O quotiens illum doluit properare Calypso / remigioque aptas esse negavit aquas. / Haec Troiae casus iterumque iterumque rogabat, / ille referre aliter saepe solebat idem».

3 [Med.] Infiammazione locale dell'organismo.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 81, pag. 340.15: Lo suo sangue mescolato con mele, se lo gargariççerai con acqua calda, cessa via lo grosso incendimento dela gola.

[2] Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 182.1: 7 lo setimo die sì dae incendimento allo stomacho...

3.1 [Med.] Operazione di bruciatura a scopo terapeutico; lo stesso che cauterizzazione.

[1] Chirurgia di Rugg. Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L.2, cap. 16], pag. 291.12: Dunque, p(er)ciò che d'intorno al collo, e la cervice, e la gola, luoghi implicati et i(n)tricati sono di nervi, d'artarie e di vene, e tagliamenti o incendimenti fare no(n) ardiamo, p(er)ciò co(n) cotale cura soccorriamo.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 28, vol. 3, pag. 73.2: Vero è, che con la polvere del risagallo più salvamente si cura al modo, che della 'nfermità de' vermi si disse: imperocchè sanza alcuno incendimento si medica, e sanza dolor del cavallo. || Corpus OVI. Cfr. Cresc., Liber rur., IX, De morbo pulmonis et ei(us) cura: «nam sine i(n)censione aliqua medicatur equo dolorem minime patiente».

[3] Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Rugg. Frugardo volg., XIV (tosc.occ.), [L. 2, cap. 14], pag. 263.17: Et p(er)ché al collo, alla cervice et al ghozo, che sono intreghati et pieni di nervi et di vene, non osiamo fare tagliature o incendimenti, p(er)ò soccorriamo con tale cura...