MANEGGIARE v.

0.1 maneggiale, maneggiarà , maneggiare, maneggiarsi, manegiandogli, manezao, manezar; f: maneggiarlo, maneggiava, maneggiavano, manegia, manegiando.

0.2 Da mano.

0.3 Stat. sen., 1298: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Fiore, XIII u.q. (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.); Stat. ssep., 1364-98.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.7 1 Tenere in mano o muovere tra le mani qsa. 1.1 Sottoporre qsa a un trattamento o a una lavorazione manuale. 1.2 Tastare una parte del corpo (propria o altrui) per raggiungere l'eccitazione sessuale (anche pron.). 1.3 Fig. Trattare male, malmenare. 1.4 Fig. Amministrare, gestire (una somma di denaro). 1.5 Fig. Rendere (qno) accondiscendente alla propria volontà.

0.8 Sara Ravani 12.07.2022.

1 Tenere in mano o muovere tra le mani qsa.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.186, pag. 446: Ché, poi che lo preve è sagrao, / mai no dé manezar dao, / che libero è de l'aversario.

[2] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.134, pag. 756: chi menna tanta mercantia, / peiver, zenzavro e moscao, / chi g' è tanto manezao, / e speciarie grosse e sotir / chi no se porëan dir...

- [Rif. a un'arma, con intenti ostili].

[3] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 7.77, pag. 92: e dicon che dal ciel la sua percossa, / per la qual vola, ven quagió nel mondo, / quando vole infocar la carne e gli ossa; / e ch'el suo braccio tenero - facondo / dardo manegia e che, sì picciolino, / suo regno ha fra gli dii tanto giocondo. || Corpus OVI.

[4] f Giustino volg. (ed. Vaccaro), c. 1391/96 (fior.), L. I: Le quali cose udite per quello prefetto, sdegnato che a sì fatto uomo tanti uomini fossero suggetti e che quelli che maneggiavano i ferri ubbidissono ad uno che maneggiava la lana... || Corpus OVI.

1.1 Sottoporre qsa a un trattamento o a una lavorazione manuale.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 7, cap. 10, pag. 254.10: Item statuimo et ordinamo, che li signori sieno tenuti di comandare per saramento, per tutto lo mese di febbraio, a tutti li gualcherari de le gualchiere per lo Comune dell'Arte, che ciascheuna pilata dei panni delli uomini dell'Arte debbiano quattro volte maneggiare anzi che sia compito di conciare.

[2] Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Rugg. Frugardo volg., XIV (tosc.occ.), [L. 1, cap. 3-4], pag. 238.6: Tucte queste cose poi cola sopra uno sacco sopra acqua fredda, et ungieti le mani co(n) olio laurino, o altro liquore; et tracte le predecte cose dall'acqua, maneggiale allato al fuocho acciò che n'escha bene l'acqua, et fan(n)e panarelli.

1.2 Tastare una parte del corpo (propria o altrui) per raggiungere l'eccitazione sessuale (anche pron.).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 265.20: Or questo vorrei, che pensassero quelli, e quelle, che essendo forti, e robusti vogliono e vedere, ed essere veduti, e maneggiarsi, e palparsi incautamente.

[2] f Nadal, Leandreride, a. 1382-83 (tosc.-ven.), L. 3, c. 3.48, pag. 93: Fessi Leandro allor la mente sacia / de dui picoli, candidi e süave / pomi, cui manegiando si solacia. || Corpus OVI.

1.3 Fig. Trattare male, malmenare.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 174.5, pag. 350: «Chi 'l su' amico non cessa di pelare / Infin ch'egli ag[g]ia penna in ala o in dosso / E che d'ogn'altro bene e' sia sì scosso / Ched e' non si ne possa mai volare, / Quella cotal dovria l'uon maneg[g]iare...

1.4 Fig. Amministrare, gestire (una somma di denaro).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.172, pag. 616: Queli que son lear trovai / in manezar li atrui dinai, / ben li pòi tener per santi / o per robin o diamanti...

[2] Stat. ssep., 1364-98, cap. 59, pag. 87.25: Ciascuno dela (com)pania predecta, el quale maneggiarà p(er) qualunche modo del'avere overo peccunia d'essa compania o che portarà alcuno offitio, sia tenuto e debbia infra uno mese dal dì che finisse el suo offitio rassegnare o(m)ni sua ragione e o(m)ni peccunia...

- Sost.

[3] f Neminem laedi volg., XIV (tosc.), Cap. 8, pag. 110, col. 2.24: E non solamente non lo riprese di questo vizio, [12.8] ma eziandio con occulti medicamenti lo volle curare, commettendoli la dispensazione della pecunia, acciocché avendo nelle mani quello che disiderava, la mortale passione cessasse, contentando la cupidità per lo maneggiare di denari... || Corpus OVI.

1.5 Fig. Rendere (qno) accondiscendente alla propria volontà.

[1] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 51, pag. 64.24: Dice: Sia uomo che altri ti possa maneggiare; e sia costante, e non pertinace.

1.5.1 [Rif. a un animale:] ammansire.

[1] F Deca terza di Tito Livio (A, L. I-IV), XIV sm. (fior.): Paolo Emilio [[...]] diede soccorso a quelli ch'erano mescolati con Annibale e in alcuni luoghi restituì la battaglia, essendo guardato da' cavalieri romani, ciascuno de' quali ultimamente lasciò il cavallo, perocchè il console già più non bastava a maneggiarlo. || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. III, p. 171.