0.1 istracutanza, stracotanza, stracudança, stracudanza, stracuidanza, stracutanza.
0.2 Prob. variante metatetica di trascotanza (v. tracotanza), forse per incrocio col pref. stra‑ (lat. extra). || Cfr. Cella, I gallicismi, p. 565, e LEI s.v. cogitare, 3, 485.9.
0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).
In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Lo stesso che tracotanza.
0.8 Sara Ravani 24.09.2020.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 80, vol. 3, pag. 170.19: e arricchì per modo che lasciò i suoi figliuoli conti; i quali poi per loro superbia e stracotanza, com'è detto, vennero tosto a mal fine.
[2] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), La prima testa de la bestia, vol. 1, pag. 84.30: Questo peccao se devixa in tante maynere che appe(n)na se porea nomear, ma lo ge n'è septe chy som da contayr: la primera si è desleotae, la sego(n)da desperar, la terza stracudança, chi è appellà presu(n)ciom...
[3] Torini, Brieve collezzione, 1363/74 (fior.), pt. 2, cap. 10, pag. 245.2: E per tutto questo è tanta la nostra cechità e stracutanza, che pochi sono che di così tempestoso mare si sappiano o vogliano in sicuro porto ricogliere col virtuoso operare.
[4] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 14.4, pag. 372: Oh matta istracutanza, / quanto n' acciechi, dandoci speranza / nel vivere e 'l fin mettere in oblio!