ESORTICIO s.m.

0.1 exorticii.

0.2 Da esorcizzare, forse come deverbale adattato al modello dei nomi d'azione lat. in -itio, -onis. || Ma cfr. 0.6 N.

0.3 Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Prob. voce fantasma: la forma potrebbe essere un errore di copia per esorcismo, att. nella versione tosc. del testo tradita dal cod. Trivulziano 2263: «ad essi coniurazioni ed essorcismi di nomi santi e ineffabili del Summo Creatore» (M. Volpi, Iacomo della Lana, p. 583).

0.7 1 Formula di evocazione di entità demoniache (a scopo divinatorio), lo stesso che esorcismo.

0.8 Emanuela Di Venuta 15.01.2024.

1 Formula di evocazione di entità demoniache (a scopo divinatorio), lo stesso che esorcismo.

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 20, pag. 582.31: Possa ch'è ditto dello modo d'i demunii che dano responso per modo d'ydolatria, si è da savere che per modo d'aiuratione simelmente fano noto a gl'omini de quel che dé avignire; e questo in multi modi. D'i quai si è un modo d'usare a loro coniurationi et exorticii de nomi sancti et inefabili del Sommo Creatore, per li quai illi aparno e dano responso, e questo si è in multi modi: o illi aparno ad ochio, e quest'è appellà prestigio de' demonii, o illi aparno in sonio e demostrano l'intento del querente.