0.1 moniciune, moniciuni, monigione, monitïon, monitione, monitioni, monitiune, monizione, monizioni, municiuni.
0.2 Lat. monitio, monitionem (DEI s.v. monizione 1).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1305; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); Stat. pis., 1330 (2); Libro vermiglio, 1333-37 (fior.); Stat. lucch., XIV m.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Stat. viterb., 1355; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. dare monizione 1.1.
0.7 1 Esortazione o avvertimento autorevole a tenere una giusta condotta, a compiere un dovere. 1.1 Dare monizione a qno: esortare o avvertire qno circa la sua condotta. 1.2 Estens. Avvertimento o preannuncio di natura sovrannaturale. 2 [Dir.] Provvedimento, sia di diritto civile sia di diritto canonico, con cui un'autorità esorta ufficialmente a non contravvenire a un obbligo giuridico.
0.8 Giuseppe Zarra 19.08.2020.
1 Esortazione o avvertimento autorevole a tenere una giusta condotta, a compiere un dovere.
[1] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 5, 55-72, pag. 141.15: Et ora adiugne la monizione, dicendo: Non prendano...
[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 88.16: Queste parole e moniciune de lo re Priamo tutti quilli Troyani chi erano là presenti le acceptaro e tutti se proferzero largamente co le persune e co lo avere loro, per la quale cosa lo re Priamo a cquelle larghe proferte recipiva plu grande audatia de volere procedere a quella venyanza...
1.1 Dare monizione a qno: esortare o avvertire qno circa la sua condotta.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 38, pag. 278: La vita de san Iob, meraveios patron, / Ne dá grand magisterio e grand monitïon / De ben portar im pax le tribulatïon: / Dra vita soa mirabile mo voi eo far sermon.
1.2 Estens. Avvertimento o preannuncio di natura sovrannaturale.
[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 29, pag. 271.27: Ma, pregoti, dimmi come è ciò, che molti quasi per errore sono tratti del corpo, e poi tornano a sè, e dice ciascuno aver udito non esser quello lo qual fu comandato che fosse menato? Quando questo avviene, Pietro, non è errore, ma monizione...
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 36.27: Asay pluy piatusamenti si purtaru li dei in Symonida lu poeta, ca illu ruburaru per fermezza de consillyu la salutari munici[u]ni qui li apparssi in sonnu.
2 [Dir.] Provvedimento, sia di diritto civile sia di diritto canonico, con cui un'autorità esorta ufficialmente a non contravvenire a un obbligo giuridico.
[1] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 77.22: E in chello Capitolo racolto, in presenzia de li frati li quali saranno nel detto Capitolo, debbia dire e dispónare la monizione e la correzione la quale sarà fatta del detto frate peccatore, a ch' esso se rimovesse e reteresse dal detto peccato o vero delitto.
[2] Stat. sen., c. 1318, cap. 109, pag. 103.16: e come per la correzione, monizione e castigagione facta per esso rectore, secondo la forma e lo modo predetto, e come per quelle cose non si volse astenere e cessare o vero se corregere dal peccato o vero da li peccati o vero falli.
[3] Stat. assis., 1329, cap. 6, pag. 168.10: E ciò che sopre le predicte visitatiune de punitione, de inquisitione, de monitiune enseme col priore e sopriore e descrite per luy serà deliberato, agia força e fermeça, come se fosse per tucti q(ui)lgle della fraterneta generalmente constituto.
[4] Stat. pis., 1330 (2), cap. 131, pag. 578.11: Noi Rainaldo de' Terrabocti d' Ancona, Capitano del populo, et Ansiani del populo di Pisa, seguendo la forma dei soprascripti ordinamenti delle Compagne del populo, che parlano che siano salve et reservate le provisioni, monitioni et comandamenti dei signori Capitano et Ansiani, d' aggiungere et menimare...
[5] ? Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 10.27: E deono dare a dì uno di marzo 333 per la somesione, per la monizione, per la dinuzziagione, per la lettera a parte fior. quatro e s. sei ad oro, i quali ponemo innanzi che mastro Giovanni Betti abia dato ove de dare innanzi a car..
[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 38, vol. 2, pag. 114.2: E le dicte lectere, monitione overo comandamente overo messe, e la persona per la quale se mandassero, scrivere e registrare se deggano en lo libro del comuno per lo notario de la podestà overo del capetanio overo per lo notario de l'arte el quale per lo tempo sirà.
[7] Stat. assis., 1343, pag. 180.3: e passata la terça, overo la quarta monitione, possano el priore, overo el sopriore, quel cotale no obidiente levare e cassare...
[8] Stat. lucch., XIV m., pag. 217.9: Finalmente admoniamo et comandiamo per obediença e in virtù de[llo] Spirito santo alla badessa ke la regola sua e questi statuti, ordinamenti, comandamenti e monitioni debbia servare in sé e fare observare a l'altre fedelmente, cessante ongna paura, amore o negligença o malitia.
[9] Stat. viterb., 1355, cap. 1, pag. 38.10: Nullu generale overo governatore presuma di fare over d'operare officiu sença licentia e confermatione di misser ovescovo over del suo vicariu socto pena di excommunicatione, la quale, premissa la trina monitione contra di quelli che 'l contrariu facesseru, damo in questi scritti...