PRÌSTINO agg./s.m.

0.1 prestina, pristina, pristine, pristino, pristinu.

0.2 Lat. pristinus (DELI 2 s.v. pristino).

0.3 Stat. pis./sard., a. 1327: 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 Relativo a una fase che precede il tempo presente. 1.1 Che appartiene a un tempo molto remoto e rappresenta uno stadio primigenio. 2 Sost. Stato precedente.

0.8 Cristiana Di Bonito 21.09.2017.

1 Relativo a una fase che precede il tempo presente.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 34, pag. 50.21: lo capitano overo rectore di Villa di Chiesa che verran(n)o p(er) li te(m)pi, a pena di lib(b)r(e) .xxv. di d(ena)r(i) alfonsin(i) minut(i), seano tenute (e) debbiano co(n) la forsa dello loro officio di fare tornare i(n) p(ri)stino stato lo Prato della decta Villa le quale era sindicato p(er) li sindichi di Villa di Chiesa...

[2] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 12, 28-45, pag. 336, col. 1.13: in questo tempo ogne cosa s'ameschiava insem'e fevase del mondo un caos; poi tornava al pristino stato, e cossí cambiandosse, quando in lite, quando in amore.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 18, pag. 272.29: Io non ne cerco però grave punizione, ma solamente che tu la ritorni nel pristino stato; e se questo conceder non mi vuoi, consenti di chiudere con le tue mani i miei occhi, acciò che più la mia vita in sì fatta maniera non si dolga.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 5, pag. 222.5: le guance per lo lagrimare divenute aspre si ritornarono nella pristina loro morbidezza...

[5] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 30, pag. 49.5: vedendolo tutti, subitamente quelli ch' iera morto si levò, e per li meriti della Beata Santa Elisabet fue ad vita e a salute pristina revocato.

[6] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 4, pag. 609.10: L' auditore e zudese [[...]] sia tenuto, sotto pena d'excomunicatione alli officiali et alle singulare persone et jnterdicto alle comunità e terre, in le quale pene incorrano ipso facto, et mandare ad ognom che lle cose innovate e facte contra li dicti appellanti o chi prosseguanno la sua ragione debiano, infra 'l termene che per loro firà assigna', revocare e reducere al pristino stato e che da qualunque noxia novitate se debiano abstenere.

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 130, pag. 258.23: d(e) cutale ung(u)ento unu poco callo le radicini d(e) la seta se ne u(n)g(n)a dui fiate in dì, fi' ch(e) la sete se mortifiche et raducace ad lu p(r)istinu statu.

[8] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 186.17: nel dicto viagio la beata vergine Maria et Ioseph se reposaro socto uno arbore de palma et avendo fame la matre de Iesu, la dicta palma de sou commandaminto se inclinao per fine a terra; et da poi che abe colti li fructi che stavano ne l'arboro predicta, essa arbore se radirizao retornando allo pristino stato.

1.1 Che appartiene a un tempo molto remoto e rappresenta uno stadio primigenio.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 34.30: E così in due miracoli seguitò le virtudi di due santi Padri; cioè nel muovere del sasso seguitò lo fatto di Gregorio che mosse lo monte, e nella lampada la virtude di Donato, il quale orando un calice rotto restituì alla pristina integritade.

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 7, pag. 92.18: E così in doi miracoli seguità la vertue de doi santi pairi: çoè in mover la prea seguità lo faito de Gregorio, chi mové lo monte, e in la lampa la vertue de Donao, lo qua orando reduse un calice roto a la pristina integritae.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 104.30: Dicono alcuni che questo veltro el qual occiderà questa lupa serà una revolutione de pianeti; la qual dicon che, Saturno compito el so maior corso e tornando in quel punto nel quale esso fu quando era il mondo ne la pura ignocentia, allora cesserà questo vitio e la gente tornarano ne la prestina bona vita, senza cupiditia e senza desiderio de le cose altrui...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 216.34: Adunqua, ve plaza oramay moverevo da quessa vostra opinione, e mantinirevo la fama de la gloria vostra inde lo pristino stato suo, avanzandola in meglyore stato...

2 Sost. Stato precedente.

[1] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 243.12: Penzano de fare cose magne, derizzare Roma e farla tornare in pristino sio. A ciò fare bisognava moneta.