SCHIENA s.f.

0.1 eschine, escine, ischiena, ischiene, schena, schene, schiena, schiene, schienna, schina, schine, schinu, scina, skiena, skinu.

0.2 Germ. *skina (Nocentini s.v. schiena). || Una prob. inserzione della laterale alveolare nella forma primitiva skéna (tuttora presente nei dialetti) è alla base del tipo schiena, continuato nell'uso it. (Castellani, Gramm. stor., p. 74).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.2.3.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Rustico Filippi (ed. Marrani), XIII sm. (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.);Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.);Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.5 Anche s.m. (schinu). || Prob. francesismo o normannismo che, per il genere masch., si differenzia dal grecismo skina 'milza' (cfr. Ambrosini, Stratigrafia, p. 56).

Locuz. e fras. avere alla schiena 1.2.1; per schiena 1.2, 1.5.1; ungere la schiena 1.1; volgere la schiena1.2.2, 1.2.3; voltare la schiena 1.2.3.

0.6 N Si riporta come meton. rispetto al senso maggioritario della voce (v. 1.1) l'accezione "spina dorsale" (v. 1.4) che pure è da considerarsi come prioritaria nella filiera etimologica (cfr. Nocentini s.v. schiena).

Cfr. già «passare per schina» nella lat. Racio Lombardi seu Francisci, del secondo quarto o della metà del sec. XIII (cfr. Schweickard, Schena, p. 1074), come in 1.5.1.

0.7 1 [Anat.] Parte convessa del corpo adiacente alla spina dorsale, compresa tra la nuca e la zona lombare e opposta al torace. Estens. Pelle del dorso. Anche in contesto fig. 1.1 Fras. Ungere la schiena di qno: guadagnare il favore (di qno). 1.2 Locuz. avv. Per schiena: alle spalle, a tradimento. 1.3 Regione dorsale o groppa degli animali. Estens. Sezione o componente anatomica del dorso. 1.4 [Anat.] Meton. Spina dorsale dell'uomo e degli animali vertebrati. 1.5 Estens. Sezione posteriore di una parte del corpo. 2 Fig. Cresta (di un colle). 2.1 Fig. Rilievo montuoso (di una regione). 2.2 Fig. Distesa d'acqua che si curva verso l'orizzonte.

0.8 Emanuela Di Venuta 29.02.2024.

1 [Anat.] Parte convessa del corpo adiacente alla spina dorsale, compresa tra la nuca e la zona lombare e opposta al torace. Estens. Pelle del dorso. Anche in contesto fig.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 192.8, pag. 386: E tutto quanto a un ribaldo il dava, / Che puttana comune mi chiamava / E mi battea la schiena ben sovente.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 129.30: E così orbo com'era, lanciò un dardo in adventura sì per gran vertù, che ferío uno nobile giovano di Marsilia intra 'l bellico e 'l ventre, sì che lo dardo passò oltre per le budella, e la punta apparì per la schena...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 103.8: Ma se lla contrazione è in parte, sì ssi conviene ungnere la schiena di dietro per tutto il dosso di dialteo...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.59, vol. 1, pag. 590: Da ogne bocca dirompea co' denti / un peccatore, a guisa di maciulla, / sì che tre ne facea così dolenti. / A quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar, che talvolta la schiena / rimanea de la pelle tutta brulla.

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4656, pag. 171: Et Eustadio lo çentil chavallier / Con soy fijolly e soa muier, / O·lli fe tuti quatro ligar, / Et intro dallo toro gitar / Per una porta piçeneta, / Che suxo la schiena iera dreta.

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 10.4500, pag. 388: Qui di pensieri ti vo' fare scarco, / Che non ti gravin più sopra la schina.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.6: Ma per quella medesma durezza non vinse la lancia, la quale fue fitta nel mezzo del ripiegamento della lenta schiena...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 98.28: Defor se mostravan iusti e santi homi e de bonna vita e volevan parir quello ch'i no eran, havevan tegnua coverta e marçça la schienna...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 349, pag. 388.21: Che se tu pesti el piretro e meterlo in ullio e de questo unçere la schina e el corpo, el provocha sudore.

[10] Tristano Veneto, XIV, cap. 584, pag. 540.21: Et Tristan era tuto desarmadho, sì che llo re Marcho li firì mortalmentre per men l' escine. || Relativamente alla forma Donadello, p. 614, commenta: «quasi una trasposizione letterale, del fr. par mi l'escine».

- Masch.

[11] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 296v, pag. 118.17: Tergum gi... quod vulgo dicitur schinu.

- [In ambito astr., con rif. a una costellazione zoomorfa].

[12] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 23.6: XVI. Quella che è nella schiena, [[scil. dell'orsa maggiore]] l' una delle quattro del quadrangolo lungo, si è in Leo IIIJ gradi e XLVIIJ minuti.

1.1 Fras. Ungere la schiena di qno: guadagnare il favore (di qno).

[1] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), I, ott. 24.3, pag. 195: E stando in questi termini, da Siena / venne a Firenze grande ambasceria, / la quale ad unger cominciò la schiena / de' Fiorentin, con bella diceria: / Se vostra voglia ancor di Pisa è piena, / deh piacciavi, Signor, che pace sia.

1.2 Locuz. avv. Per schiena: alle spalle, a tradimento.

[1] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), V, ott. 24.5, pag. 237: Ed in quel tempo aveva in quel di Siena / una compagna, la qual fu condotta / pe' Fiorentin, credendosi di vena / fare un drappello a Pisa in poca dotta; / trattando co' Sanesi, per ischiena / da lor percossa fu, sconfitta, e rotta, / dì sei d' Ottobre; donde la speranza / fallì...

1.2.1 Fras. Avere alla schiena qno: essere seguito da vicino.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 51, terz. 8, vol. 3, pag. 68: e que' cavalcaro oltre sì di vena, / che nella schiera, ov'era Messer Piero, / che' Fiorentini avea seco alla schiena, / fur tutti presi, e morti, quest'è vero, / e battuto il pennone Imperiale, / il campo ad oro, e l' agugliaccio nero.

1.2.2 Fras. Volgere la schiena: mettersi in fuga.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 15, terz. 41, vol. 1, pag. 174: Percosser di vena: / quivi perdèr molto sangue i Cristiani; / ma in fine i Saracin volser la schiena. Sconfitti furo, e morti come cani, / e non ne campò un di quella gente...

1.2.3 Fras. Volgere / voltare la schiena a qno: negare il supporto, abbandonare.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.65, pag. 591: E plovesenar per tempo clar; / debitor qe me volçe la schena; / aver vesinança de ferrar...

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 586, pag. 131: Revenne verso l'Aquila con una gran ruina; / In multi se fidava che li voltaro la schina.

1.3 Regione dorsale o groppa degli animali. Estens. Sezione o componente anatomica del dorso.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 154.16: E ciascheduno trovamo aconcio a l'oficio ch'elli dea fare: come l'asino, c'ha arcuata la schiena per èssare forte, per mantenere lo peiso...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 13, pag. 103.14: Smerli sono di tre maniere. L'uno che ha la schiena nera, e l'altro che l'ha grigia, e son piccioli e sottili uccellatori.

[3] Bestiario Tesoro volg., XIII ex. (pis.), cap. 134, pag. 104.12: [5] Et sappiate che in del fiume del Nile sono una maniera di dalfini che àno sul dosso una schiena facta come una serra, unde elli ucideno li corcorelli.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.20, vol. 1, pag. 365: Come i dalfini, quando fanno segno / a' marinar con l'arco de la schiena / che s'argomentin di campar lor legno...

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 27, pag. 104.4: Iason ferì adunque lo serpente sopra la schena, di sua lancia, ma sua lancia spezzò e niente lo magagnò...

[6] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 22, v. 16, pag. 636.32: Sì come li dalfini quando senteno che se turbano lo tempo, sì se aduna inseme e lassano lo pellago, e vegnono notando verso le piaçe e rive, notando cum la s[ch]ena sovr' aqua...

[7] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 76, pag. 332.14: [1] Camelli sono di due maniere. La prima maniera di cammelli sì ène una maniera che sono in Ar[abi]a et ànno due borçole in sula schiena.

[8] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 31, pag. 20.21: E togli le tinche bene lavate e bene scaglate, e scortecciale per ischiena, levatene le polpe.

[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 77, pag. 197.20: LXXVII. Se lu dosso dellu c. sa(r)rà leso, voi plagato, et advengnace tumore, è da destengue(re), ca la plaga, voi ène oguale voi è p(ro)funda. Ancora voi illa ène i(n) la stremetate d(e)lli capilli, voi i(n) altro loco d(e)llo dosso, voi della schina...

1.3.1 [Gastr.] Taglio di carne corrispondente al dorso.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 217.14: e mentre nientemeno manda alla riva del mare alli compagni d'Enea vinti tori e cento grandi schiene di grandi porci, cento grassi agnegli co le madri loro, i doni e 'l vino, leticia di deo.

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 12, pag. 20.20: Tornata la reina Didone a casa, mandò alle navi di Enea venti vitelle e cento castroni e cento schiene di porci, con molto pane e con molto vino...

[3] Doc. fior., 1360-63, pag. 239.20: La sera per ischiena di porcho cotta che si comperò dall'oste però che ci furono istamane...

[4] Doc. prat., 1367, pag. 394.16: 44 peze di soiatto viniziato, tante ischiene, quante ventresche...

1.4 [Anat.] Meton. Spina dorsale dell'uomo e degli animali vertebrati.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 149.14: Dela midolla dela schiena. La midolla della schiena à conperazione degli altri menbri e ossa del corpo.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. I, cap. 1, pag. 28.1: I quali nerbi per li sponduli (cioè giunture de' nodi de la schena) uscendo e per li loro forami, a quel cotal membro si congiungano dandoli sentimento e movimento.

[3] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 113.3: Hec spina, ne id est la scina.

- [Con allusione metaf. al membro sessuale masch.].

[4] Rustico Filippi (ed. Marrani), XIII sm. (fior.), son. 58.11, pag. 184: Ma, se se ne ater[r]anno al mio consiglio, / inanzi il proveranno verdemézzo / que' c'ha la schiena bianca e 'l co vermiglio...

1.5 Estens. Sezione posteriore di una parte del corpo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 1, pag. 152.10: Porta l'umore sempre che se convene a ciò per fare le grandi coma su per la schiena del còllo...

[2] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 27, v. 7, pag. 762.17: E dixesse ch'el [fo] lo primo che fé dare l'aqua al tormento, e le stanghe su per le schine delle gambe...

[3] F Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano) XIV pm. (it. sett.): El menor e sotile el qual sie più curto si chiamado el focil de sopra et è quelo el qual fa la schena de la gamba. || Altieri Biagi, p. 121.

1.5.1 [Tess.] [Con rif. al taglio, al confezionamento e smercio di un panno:] locuz. avv. Per schiena: lungo la piega verticale centrale. || Att. unica nel corpus, per doc. successiva, sempre con rif. all'area veneta, cfr. Schweickard, Schena.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 38.20: Stanforti de Raço blanchi e tenti braça LXV. Stanforti de Englletera se die passar per schena.

2 Fig. Cresta (di un colle).

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 50.2, pag. 67: Ecco le rote del veloce carro / su per la schiena d' un poggio rapente; / allor le donne tutte, s' io ben narro, / aperson l' occhio a l' occhio rilucente...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 50.18: Era fuori della rocca in sulla stretta schiena del poggio, alla guardia della via ch'andava al castello...

2.1 Fig. Rilievo montuoso (di una regione).

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 30, 85-99, pag. 743.12: Per lo dosso d'Italia; cioè per lo monte appennino, che è lo dosso e la schiena d'Italia...

2.2 Fig. Distesa d'acqua che si curva verso l'orizzonte.

[1] f Anonimo fior., XIV u.v., III, pag. 116: Misonsi costoro in mare e mano al remo; quanto più andavano verso la schiena del pelago, tanto la tempesta più moltiplicava. || GDLI s.v. schiena.