SCIPIDEZZA s.f.

0.1 scipidezza, scipidezze, sepidezza.

0.2 Da scipido.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.).

In testi mediani e merid.: Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Carattere di chi agisce o parla da stolto (fig.). 1.1 Fig. Azione o comportamento tipici di chi è stolto. 1.2 Fig. Estens. Dissennatezza propria di chi è stolto.

0.8 Viola Nardi 13.02.2024.

1 Carattere di chi agisce o parla da stolto (fig.).

[1] Lancia, Chiose Purg., 1341/43 (fior.), c. 17, vv. 70-72, pag. 675.11: Le spetie di questo vitio [[l'accidia]] sono: desidia, pigritia, pusillanimitade, negligentia, disprovedenza, scipidezza, tepidezza, ignavia, come è detto di sopra.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 23, S. Sebastiano, vol. 1, pag. 220.8: disse il perfetto: "Malventurati, ponete giù la scipidezza vostra e liberate voi medesimi". Al quale dissero coloro: "Unquemai non stemmo in migliore convito.

1.1 Fig. Azione o comportamento tipici di chi è stolto.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 135.9: El nemico per sicurtà più gravemente s'inganna. Le sentenze de li amanti son cieche. Corrompono li buoni costumi le scipidezze di mal favoleggiare.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 170.5, pag. 342: Ma 'l più che puo', da llu' fa ïstranez[z]a. / L'uon che si piace, fa gran scipidez[z]a / E grand'orgoglio, e l'ira di Dio atenda...

1.2 Fig. Estens. Dissennatezza propria di chi è stolto.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 140.33: Grande è la follia loro, troppo è la loro scipidezza; fanno contra 'l comandamento di Sam Paolo, che dice: «Stea la femina ne la chiesa, non sia ardita di favellare o d'interpretare parola di Santa Scrittura».

[2] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.7.4, pag. 172: Tu comenciaste mat[t]ezza di lengua / e nel finir ti mostraste soperchio: / ma s'io parlo ai bivolche, e tu al Serchio, / è sepidezza a presente che ningua... || Mancini, Poeti perugini, vol. I, p. 190 reca la variante grafica scepidezza, glossata «sciocchezza».