0.1 iscipidi, iscipido, scipida, scipide, scipidi, scipido, scipidu, sipida.
0.2 Lat. parlato *exsipidum (DELI 2 s.v. scipito).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Ecclesiaste volg. (vers. alfa), XIII ex. (fior.); IV Catilinaria volg., 1313 (fior.).
In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Privo di intelligenza e avvedutezza, lo stesso che sciocco (fig.). 1.1 Fig. Privo di senno. 2 Fig. Poco colto o ignorante. 2.1 Sost. 3 Fig. Privo di sostanza; vano.
0.8 Viola Nardi 13.02.2024.
1 Privo di intelligenza e avvedutezza, lo stesso che sciocco (fig.).
[1] Ecclesiaste volg. (vers. alfa), XIII ex. (fior.), cap. 10, pag. 222.10: Da che lo stolto passa per la via, perch'egli è iscipido crede ch'ogn'uomo sia istolto.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1037.13: ne va allegro sì come luce del mondo per alluminare gl'intenebrati, sì come sale di terra per insalare gli scipidi uomini e femmine, sì come lavoratore per compiere lo spirituale lavorìo.
[1] Lancia, Chiose Purg., 1341/43 (fior.), c. 6, vv. 127-151, pag. 555.8: Conchiudendo l'efetto di questo disordinato e concupiscibile vivere, dice per antifrasim: tu ricca, tu con pace, tu con senno etc., cioè tu povera, tu in guerra, tu scipida...
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 21, pag. 36.14: fuoro per servire li savi tuti coloro che fuoro meno nobili de loro; e l'anema de costoro fo scipida e non fo aconcia ad altra scienzia ch'a questa.
[1] Ecclesiaste volg. (vers. alfa), XIII ex. (fior.), cap. 7, pag. 217.2: Io isguardai tucte le cose nel mio animo per sapere sapientia e ragione dele cose e la retade delo stolto e l'errore degli scipidi.
[2] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 55.16: P(er) che, se alquno di voi forse quello ch'è udito comuove, cioè uno roffiano di Lentolu discorere p(er) le taverne e com prezzo isperare di potere solicitare l'animo de' bisongniosi e degli iscipidi, è quello ch'è cominciato e cierto...
3 Fig. Privo di sostanza; vano.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 8.27: In cinque maniere santifica lo spirito di sapienza lo cuor dell'uomo. Primieramente elli il purga ed affina come l'oro, appresso il lieva di terra, cioè di tutto terreno amore e di tutta affezione carnale, e fallo tutto divenire fado e scipido ciòe che l'uomo solea dinanzi amare, siccome l'acqua è fada, cioè sciocca a colui ch'è avvezzo a buon vino.
[2] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 102.14, pag. 54:Ch'i' ò veçuto per molti provare / che non è valore, lodo nì bene / quelo che move da sipida voia.
[3] Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 11, vv. 10-12, pag. 994.27: Quando etc.. Qui mostra l'autore come a questo punto rimesso da quelle scipide sollicitudini attendea a contemplare le cose del paradiso.
[4] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 94, pag. 123.19: In cinqui maineri sanctifica lu Spiritu Sanctu di la sapientia lu cori di l'omu. Primamenti illu lu purga et affina comu auru. Appressu illu lu leva di terra, ço est di tuttu amuri terrenu et di tucta affectioni carnali et fallu tuttu diventari fadu et scipidu ço ki l'omu solia dinanci amari, sì comu l'acqua est fada et soccha a quillu ki est usatu a bonu vinu.