0.1 tenebrata,tenebrati, tenebrato, tenebro.
0.2 V. tenebrare.
0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.); Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.).
0.5 Nota il part. pass. forte tenebro.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Privato della luce, oscurato. Estens. Lo stesso che oscuro. 2 Fig. Privo di lucidità e chiarezza mentale. 3 Che manifesta profonda tristezza e afflizione.
0.8 Matteo Luti 20.04.2022.
1 Privato della luce, oscurato. Estens. Lo stesso che oscuro.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 128.5, pag. 203: Luna e stella mi par tenebrata, / salvandone una, che già non s'allena / e per vertute nel cielo è formata...
[2] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 15.6, pag. 55: Or la laudemo, cristiana zente, / raxon n'avemo nui veramente, / chè per ella semo for de tormento / e de prexon tenebrata.
- [In contesto fig.].
[3] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 46.23, pag. 264: L'un [[scil. il sole]], chaldo, fa chiareza / ch'a l'anima s'apreza, / l'altro [[scil. la luna]], che nocte alluma, / ch'al viver si costuma / di porto tenebrato / per colpa del peccato. || Corpus OVI.
[4] f Giovanni da San Miniato, Moralia, a. 1415 (tosc.), L. 29, cap. 18, pag. 1153.3: Or non è cielo la santa Scrittura, la quale aprendoci la luce dell'intelletto, ce lo illumina del sole della giustizia? Il qual cielo ci dà lume colle stelle de' santi comandamenti, mentre che la notte della presente vita ci tiene tenebrati. || Corpus OVI.
- [Con rif. all'oltretomba infernale].
[5] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 65.30, pag. 296: o gaudioso - et gioioso, / tu ne degie guardare / da lo invidioso / ch'è sì desideroso / di noi menare al luogo tenebrato.
2 Fig. Privo di lucidità e chiarezza mentale.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 39.7, pag. 23: Lo core mi crema - e trema - cum' çembo: / de ira - lo tira, - ché di noglia s'enfla; / dal celebro - tenebro - traqua l'ungle / ch'omai - mi fai - dire: «Merçé, Iesù!».
3 Che manifesta profonda tristezza e afflizione.
[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 36, pag. 87.8: Allora con tenebrati pianti pensando che Dio non era con loro e non potieno venire, tornarono nella solitudine, nella quale stetteno quaranta anni...