0.1 tenebror, tenebrore.
0.2 Da tenebra.
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1 [3].
0.4 In testi tosc.: Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>.
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Lo stesso che tenebra. 2 Fig. Condizione di sviamento e ottundimento morale (spec. rif. allo stato di chi si trova al di fuori della grazia divina). 2.1 Fig. Condizione di chi vive nel peccato.
0.8 Matteo Luti 05.05.2022.
[1] Legg. S. Margherita, XIII ex. (lomb.>ver.), 642, pag. 36: A le carcer la menà pur, / Ma dentro parea sì scur, / No g' era lume nè splendor / Se no oscurità e tenebror.
[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 29, pag. 499.17: E questa X bolgia ha tutti li sensi: noia alla veduta, tenebrore...
- [Con rif. all'oltretomba infernale].
[3] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 8, pag. 600: Sire Deu, qi T'onfende dé aver grand paor, / s'el li remembra del fogo e del calor / qe la scritura dis e li nostri antecesor / qe èn en inferno en la grand tenebror.
[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.142, pag. 324: lo speso tenebror, / scur, negro, senza regulor, / orribel e carize[n]ento, / chi tropo è greve e gran tormento.
[5] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 12.102, pag. 153: Nel sepolcro fue riposto / lo Tesauro di gran costo; / [e]n-el limbo n'andò tosto / a trar ' santi di tenebrore.
[6] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 8.49, pag. 45: Or se pensi li pecatori / de scampare da quei dolori, / de le pene tenebrore / sempre eterno fa duranza.
2 Fig. Condizione di sviamento e ottundimento morale (spec. rif. allo stato di chi si trova al di fuori della grazia divina).
[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 20.34, pag. 291: Or ti rallegra, Adam, co la tuo gente, / che sse' nel limbo misar e dolente: / eccho che vien Giesù omnipotente, / che tti trarrà di tanto tenebrore.
[2] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 13.6, pag. 66: Iesu Cristo redemptore, / glorioso salvatore. / Che per noi degnò soffrire / forte pena da morire: / non la volse unque disdire / per noi trar di tenebrore.
2.1 Fig. Condizione di chi vive nel peccato.
[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 507.24: Maledetta sia l'ora ch'io fui nata, e maledetta sia l'anima del padre e de la madre che mi trassero a vita, quando stoe in tanto tenebrore per manicare carne e fare lussuria e per l'uopare de le mie mani, come vile, come abandonata che al diavolo fui data.