MOSTRATORE s.m.

0.1 mostrator, mostratore, mostratori.

0.2 Da mostrare.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).

0.7 1 Chi fa vedere qsa (anche involontariamente). Anche fig. 2 Chi fa notare qsa alla vista altrui, dandone una descrizione o spiegazione. 2.1 Chi rende noto qsa. 2.2 Fig. Chi manifesta (a parole) un det. fatto. 3 Chi rivela apertamente una propria qualità.

0.8 Gabriele Tanassi 13.06.2024.

1 Chi fa vedere qsa (anche involontariamente). Anche fig..

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 219.7: Li occhi sono guide del corpo, vaselli, di lume, mostratori dell'anima.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 90.25: i medesimi di se medesimi sono di die mostratori. || Cfr. Veg., Mil., 3, 6: «quodammodo ipse sui proditor invenitur».

[3] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 34.4, pag. 35: dal sonno, mostrator di mille forme.

2 Chi fa notare qsa alla vista altrui, dandone una descrizione o spiegazione.

[1] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 950-86], pag. 358.6: Disse il mostratore: "Or non vedi tu l'altari d'Ettore?". || Cfr. Lucano, Phars., IX, 979: «"Herceas" monstrator ait "non respicis aras?"».

2.1 Chi rende noto qsa.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 63, pag. 636.34: Voi, dunque, discreto mostratore della via di Dio.

2.2 Fig. Chi manifesta (a parole) un det. fatto.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 112.10: Incontanente, ardito mostratore del mentito peccato. || Cfr. Ov., Met., VII, 824: «temerarius index».

3 Chi rivela apertamente una propria qualità.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 9, pag. 624.20: essendo già quasi per tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno di Salamone discorsa per l'universo e il suo esser di quello liberalissimo mostratore...