PENITENZA s.f.

0.1 peneteçia, penetemça, penetença, penetençe, penetencia, penetençia, penetencie, penetençie, penetencza, penetensa, penetensia, penetensie, penetentïa, penetentia, penetentie, penetenza, penetenze, penetenzia, penetenzie, penetienzia, penitenca, penitença, penitencia, penitençia, penitencie, penitencii, penitencza, penitensa, penitensia, penitentia, penitentie, penitenza, penitenze, penitenzia, penitenzie, penitêtia, pennetentia, pinitencia, pinitentzia, ppenententia, ppenetença, ppenetentia, ppenitentia, ppenitenzia, ppinitentzia.

0.2 Lat. paenitentia (Nocentini s.v. penitenza).

0.3 Formula di confessione umbra, 1065 (norc.): 3.4.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1295;Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Stat. ssep., 1364-98.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.);Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Orazioni ven., XIII; Poes. an. bologn., XIII; Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Stat. moden., 1335; Stat. trent., c. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.); Doc. imol., 1362; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.:Formula di confessione umbra, 1065 (norc.); Poes. an. urbin., XIII;Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Manfredino, a. 1328 (perug.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342;Stat. viterb., c. 1345; Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; De li sengni, XIV m. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. rom., 1396; Destr. de Troya, XIV (napol.);Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. avere penitenza 1.1; convertire a penitenza 4.3.1; convertirsi a penitenza 4.3; dare doppia penitenza 2; dare la penitenza 2, 3.5; dare penitenza 2, 3.5; di gran penitenza 6.2; di penitenza 6.1, 6.2, 6.3; essere ridotto a penitenza 5.2; fare la penitenza 2, 3.4, 4.1; fare penitenza 1.2, 2, 4.1; fare penitenza di 4.1.1; menare a penitenza 1.3; morire in penitenza 3.2;morire senza penitenza 3.3; prendere penitenza 3.1; recare a penitenza 4.4; ricevere a penitenza 5.1; ritornare a penitenza 4.3; stare in penitenza 4.2; tornare a penitenza 3.1, 4.3; trarre a penitenza 4.4; venire a penitenza 4.3; vera penitenza 4; verace penitenza 4; vivere in penitenza 4.2.

0.7 1 Castigo che colpisce chi ha commesso un'azione scorretta o incauta. 1.1 Locuz. verb. Avere penitenza: subire un castigo. 1.2 Locuz. verb. Fare penitenza: lo stesso che avere penitenza. 1.3 Fras. Menare a penitenza: condurre al supplizio. 1.4 Estens. Castigo ultramondano per i peccati commessi sulla terra. 1.5 Fig. Sofferenza morale. 2 [Dir.] Sanzione per aver infranto una legge o una norma (in partic. contenuta in uno statuto di una compagnia o di una confraternita). Locuz. verb. Fare, dare (la)penitenza. 3 [Relig.] Sacramento della confessione. 3.1 Fras. Tornare a penitenza, prendere penitenza: confessarsi. 3.2 Fras. Morire in penitenza: morire dopo essersi pentito dei propri peccati ed averne ottenuto la remissione. 3.3 Fras. Morire senza penitenza: morire nel peccato. 3.4 [Relig.] Pena spirituale che il confessore assegna al penitente per ottenere l'assoluzione. Locuz. verb. Fare la penitenza: scontare tale pena. 3.5 Locuz. verb. Dare (la)penitenza: impartire una pena spirituale. 3.6 [Relig.] Pena spirituale per redimersi da una scomunica (minore). 4 Privazione o mortificazione, fisica o spirituale, che il penitente si infligge per espiare una colpa passata o per mantenere una condotta di vita proba ed aliena da ogni tentazione. Vera / verace penitenza. 4.1 Locuz. verb. Fare (la)penitenza. 4.2 Fras. Stare, vivere in penitenza: condurre una vita ispirata a severe pratiche penitenziali. 4.3 Fras. Convertirsi, (ri)tornare, venire a penitenza: abbracciare una condotta di vita ispirata a severe pratiche penitenziali per espiare i peccati pregressi. 4.4 Fras. Trarre, recare a penitenza (qno): indurre qno ad espiare i propri peccati mediante una condotta di vita ispirata a severe pratiche penitenziali. 5 Pentimento per la propria condotta o per i propri peccati. 5.1 Fras. Ricevere a penitenza: perdonare (un peccato o una persona che si pente dei propri peccati). 5.2 Fras. Essere ridotto a penitenza: pentirsi (di un'azione). 6 Nome di un ordine religioso, i cui componenti praticano una vita ispirata a severe pratiche penitenziali. 6.1 [Eccles.] Locuz. agg. Di penitenza: appartenente all'ordine religioso dei Penitenti. 6.2 Estens. Locuz. agg. Di (gran) penitenza: che pratica una vita ispirata a severe pratiche penitenziali. 6.3 Estens. [Detto di un vestito:] locuz. agg. Di penitenza: adatto a chi pratica una vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

0.8 Aurelio Malandrino 12.04.2020.

1 Castigo che colpisce chi ha commesso un'azione scorretta o incauta.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.), son. 12.2, pag. 225: Chi va cherendo guerra e lassa pace / ragion'è che ne pata penitensa...

[2] ? Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 492, pag. 866: La caxom per che sem qui zunti / nui ve'l diremo sença fare più moti: / nui ve'l diremo a voi [...] / a penetencia...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 6, pag. 114.12: La madre della giovane, quantunque molto turbata fosse e degna reputasse la figliuola per lo suo fallo d'ogni crudel penitenza...

- [Con valore iron.].

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 726.3: Questi, a me per penitenzia etterna donato, non per marito, con la turpissima sembianza di lui...

- [Rif. a una città].

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 23.11: Quistu erruri di animu scurrenti et ingratu secuta una consententi penitencia di la nostra citati.

1.1 Locuz. verb. Avere penitenza: subire un castigo.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.55, pag. 909: Ki mette briga e tenza / in mal' ora fu nato! / Non die avere penitenza / ki non [ci] fa peccato.

1.2 Locuz. verb. Fare penitenza: lo stesso che avere penitenza.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 64.13, pag. 130: E giurale che ma' più no 'l farai; / Di quel ch'ài fatto farai penitenza...

[2] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 340, pag. 38: E chi mesface va per la sentenza / e quanto dicta equità e raxonne, / coven chi facia soa penetenza.

[3] Antonio da Ferrara, XIV s.-t.q. (tosc.-padano), 9.14, pag. 262: e chi di far vendeta ha nigrigenza, / e chi ne la prigion dimora e cova, / e chi del male altrui fa penitenza.

1.3 Fras. Menare a penitenza: condurre al supplizio.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 8, terz. 77, vol. 1, pag. 94: e a Lucca ne menar prigioni molti / de' Pisani, e Sanesi, ed in Firenza / ne venner mille, e più furo i sepolti: / fra' quali fu menato a penitenza / Messer Agnol da Roma...

1.4 Estens. Castigo ultramondano per i peccati commessi sulla terra. || Att. solo in Dante e nei commentatori.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.87, vol. 1, pag. 186: Se tu riguardi ben questa sentenza, / e rechiti a la mente chi son quelli / che sù di fuor sostegnon penitenza, / tu vedrai ben perché da questi felli / sien dipartiti, e perché men crucciata / la divina vendetta li martelli.

[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 19, pag. 349.3: E bene si confà la penitenzia a tale peccato; e come l' avarizia non hae l' occhio suo alle spirituali cose, ma solo alle terrene...

1.5 Fig. Sofferenza morale.

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 137.4, pag. 255: madre mia, se tu m' hai caro, / ti priego che di qui facci partenza, / e, per Dio, questo non ti sia discaro, / ché 'l favellar mi dá gran penitenza...

2 [Dir.] Sanzione per aver infranto una legge o una norma (in partic. contenuta in uno statuto di una compagnia o di una confraternita). Locuz. verb. Fare, dare (la) penitenza.

[1] Stat. fior., a. 1284, I, par. 26, pag. 39.26: E se questo non vorrà fare, e non vorrà ubidire a' capitani, per lo frate e per li capitani sia correcto, e siagli inposto penitenza, secondamente ch' al frate e a' capitani parrà convenevole.

[2] Stat. prat., 1295, pag. 448.7: ordinamo che -l rectore di questa Co(m)pagnia abbia piena licentia, s' alcuno di q(ue)sta Co(m)pagnia no[n] obs(er)vasse li capitoli o facesse altra cosa di male asemplo, di dare penite(n)tia piccola e grande, secondo che a lui e a' suoi co(n)sillieri parrà che ssi co(n)vegna.

[3] Stat. sen., 1295, cap. 8, pag. 10.5: E' quagli Capitoli ciascuno Priore sia tenuto a fargli pagare; e chi no' gli pagasse porti quella penetenzia che 'l Priore col suo Consiglio gli volesse impónare.

[4] Stat. trent., c. 1340, cap. 16, pag. 22.11: E s'el fos alchun che recusasso de far la penitencia che ye volesso dar el nostro ministro, incontinento si deba chaçar fora de la fradaya...

[5] Stat. palerm., 1343, cap. 11, pag. 21.12: si a lu iornu supra scriptu non vinnissiru ad acusarisi, et illi per altri fussiru acusati, lu cappillanu e li ricturi sianu tinuti di punirili dupla pinitencia...

[6] Stat. catan., c. 1344, cap. 5, pag. 33.2: Ma cui maliciusamenti inculpassi ad altrui, faça la predicta penitencia octo iorni e stia cum li pedi a lu chippu.

[7] Stat. cort., a. 1345, cap. 14, pag. 137.10: E ciascuno a quella cotale correctione sia tenuto d' acusare l' uno l' atro al sacerdote e al priore ensieme, e essi debbiano enponare quella penitença ke a loro parrà ke sia più convenevele...

[8] Stat. viterb., c. 1345, pag. 164.1: E chi ala decta messa no(n) fosse paghi III denari al camborlengo o faccia altra penetença la quale lo governatore li volesse imponare..

[9] Stat. volt., 1348, cap. 1, pag. 4.9: Al quale priore ciascheduno de la detta compagnia debbia con riverentia humilmente obedire in tutto ciò che per el priore detto o imposto gli fussi per penitentia corporale o pechuniaria...

[10] Doc. rom., 1396, pag. 68.26: P(er)ché no(n) debe essere, io ve nne voglio dare q(ue)sta penetensa..

[11] Stat. ssep., 1364-98, cap. 6, pag. 76.19: E debbialo avere sindicato enfra octo dì e, se avesse fallato, dalli la penete(n)ça secondo l'ofesa co(m)messa...

[12] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 216.28: In la ellecione del quale fia tegnuo cotal modo: revocao lo ministro e dal vicario i soi defeti a lui diti e la penitencia debita assignada...

- Dare doppia penitenza.

[13] Stat. casert., XIV pm., pag. 62.5: Qualunqua frate fallesse i(n) alcuno deli capituli [[...]] si ip(so) non se accusasse (et) si sie accusato ali mastri p(er) altra p(er)sona, siale data dobla penetencia.

3 [Relig.] Sacramento della confessione.

[1] ? Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 18, pag. 129.17: al prete ongne secreto p(er) cascione di penite(n)çia dei manifestare...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 17, pag. 35.1: E qua' sono essi? - E io dissi: - Battesmo, Penitenzia, Corpus Domini , Matrimonio...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 1, pag. 3.14: Tre sono le parti de la penitenzia, cioè contrizione, confessione e satisfazione.

[4] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 9, 115-129, pag. 166, col. 1.4: Per queste doe cose sí se de' intendere grande onestà e grande umeltà che de' essere in lo pastore della ecclesia, e specialmente quando adovera lo sagramento della penitenzia...

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 627.4: il terzo [[sacramento]] si è la penitenzia, la quale hae tre parti, cioè contrizione, confessione e satisfazione...

[6] Stat. viterb., 1355, cap. 4, pag. 39.26: Quelli che blasfemasseru altri sancti o sancte, anno, mese, dì o hora sianu mandati al confessore per la penetença...

3.1 Fras. Tornare a penitenza, prendere penitenza: confessarsi.

[1] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 94.25: Questa fenmina fu molto pe(n)tuta di ciò ch'ella avea facto ucide(re) lo suo ge(n)nero, et tornó a penete(n)tia, et co(n)fessó al p(re)yte p(er)ché e come ella avea facto ucide(re) lo suo ge(n)nero.

[2] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 54, pag. 173.11: lo rimito trovoe come messer Calvano non avea preso penitença gi[à] è xxx anni.

3.2 Fras. Morire in penitenza: morire dopo essersi pentito dei propri peccati ed averne ottenuto la remissione.

[1] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 30, pag. 207.17: se alcuna fiaa pare ad altrui che se demostro anima che homo abia sperança che sia dampnata per mala vita che abia menaa in questa vita e che abia fato crudele morte, çò si intendo che no sia morto in penitentia...

3.3 Fras. Morire senza penitenza: morire nel peccato.

[1] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 5, pag. 74.20: «Chi con gradio ferrà con gradio pererà», et ciò si intende l'anima del coltello di Dio, lo quale coltello vide Santo Iovanni Evangelista in de la boccha di Dio, sì come dice in del libro che elli fece, lo quale si chiama lo Apocalipso, et intendesi chi muore sensa penitensia.

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 3, cap. 34, Il cavaliere impenitente, pag. 994.18: acciò che noi, che siamo rimasi, ci proveggiamo e spendiamo lo nostro tempo in penetentia, sì che la morte non ci preocupi subbita e improvisa, e moriamo senza penetentia.

[3] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 325, pag. 34: Cristo ne rengrazio, / che a me à conceduto tanto spazio / che io son di confessarme sazio, / ch' avia temenza / di non morire senza penitenza...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 106, vol. 3, pag. 525.8: Lodovico di Baviera [[...]] subitamente morìo sanza penitenza...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 138.5: Acheronte desegna le anime morte senza penitentia nel pecato mortale.

3.4 [Relig.] Pena spirituale che il confessore assegna al penitente per ottenere l'assoluzione. Locuz. verb. Fare la penitenza: scontare tale pena.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 90.11: Acc(usome) deli m(e)i adpat(r)ini (et) de quelle penitentie k' illi me puseru e nnoll' obse(r)vai.

[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 62.24: e bene repentente e bene confesso, e molto lietamente se n' andò, perchè lla penetenza, ch' elli aveva inpromessa a fare, li piaceva...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 115, pag. 113.18: sodisfazione si è, quando il peccatore à riconosciuto i suoi peccati, di fare la penitenzia tale come il prete gl'acomanda...

[4] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 9, proemio, pag. 122.14: a volere venire alla purgazione dee l' uomo properare, e disporre per contrizione di cuore, confessione di bocca, e ricevere umilemente la penitenzia che gli ingiugne il sacerdote...

3.5 Locuz. verb. Dare (la) penitenza: impartire una pena spirituale.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 98.15: p(re)gonde te, sac(er)dote, ke nd' ore p(ro) me | nui, miseru pecc(at)ore ad d(ominu)m n(ostru)m I(esu)m Ch(ristu)m (et) diem(en)de pen(i)t(entia)...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 23, pag. 188.5: Anco veggio che lo preite dà la penitentia ad colui che ssi confessa...

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 12, pag. 35.10: chillu patri sanctu presti Severu si levau da terra, duvj era statu in orationj, et dedi penitencia a kystu ky era resuscitatu...

[4] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.134, pag. 225: Non mi lasciar l'error, che doman spetta, / e mi penitenza e confessione, / perché subita vien mortal barchetta.

[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 57, pag. 233.17: Spiritualmente per lo merciaiuolo possiamo intendere ciascuno frate e prete, e quali per troppe grandi e sconvenevoli penitenzedanno ad altrui materia di disperarsi...

3.6 [Relig.] Pena spirituale per redimersi da una scomunica (minore).

[1] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 99.18: quilli che sono exco(m)mu(n)icati p(ro) legeri culpi, idest minore exco(m)mu(n)icacione solamente, sianu p(ri)vati de la mensa et satisfaciane i(n)tra la clesia, [[...]] et tanto tempu quisto [se facze], da qui che lu abbate lu b(e)n(e)dica (et) dica che no(n) facza plu quilla penitencia.

4 Privazione o mortificazione, fisica o spirituale, che il penitente si infligge per espiare una colpa passata o per mantenere una condotta di vita proba ed aliena da ogni tentazione. Vera / verace penitenza.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 285, pag. 610: Mai quel q'è omecida me fai meraveiar, / com' êl regno de Deu çamai dibia entrar, / se no per una guisa, s'el lo volesse far: / verasia penetencia e sofrir e durar...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2419, pag. 259: E voi, caro segnore, / prego di tutto core / che non vi sia gravoso / s'i' alquanto mi poso, / finché di penitenza / per fina conoscenza / mi possa consigliare...

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 108.1: l'altro disse che per ciò ch'avea trovata l'arte maggior ch'el senno delli occhi, sì si ne diede questa penitenzia che s'accecò.

[4] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 72, pag. 29: Tempu è da recepere, tempu da bene fare; / Pro penitensa prendere la morte n' aspectare.

[5] Stat. tod., 1305 (?), pag. 288.10: Dio [[...]] ad tucti nui adunati nel suo nome ne presti spatio de vera penetença en questa vita e ad la partita nostra gli piaccia de darne piena salvatione e gloria infinita.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 141.45, pag. 589: La penetentia no è amara / quamvisdé ch'ela lo paira...

[7] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.2.5, pag. 168: la mia mente al Creatore acima / di vera penitenza, che già sì m'à / disposta l'alma, ch'ormai non perisce / ne le pec[c]ata...

[8] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 83, pag. 379: quest' è quella gratia coaiuvante, / la qual descrive il nome di Lucia / che i fe con la ragion veder sí avante; / ché ben conobbe come si salía / su per li gradi della penitença, / e com' el prete su in essi sedía.

[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 12, pag. 53.30: Il sesto grado è quando l' uomo conoscendo il peccato suo reputa giusta ogni tribolazione che Iddio gli manda, e hanne pazienza, e esso medesimo si comincia a punire fuggendo ogni diletto, e affliggendosi in ogni penitenza.

[10] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1338] son. 2.16, pag. 100: Or forcia che non foro ben purgati / Per penitentia li nostri peccati!

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 64.28: la vraxa penitencia chi ne conduxe a Cristo se conpisse in gli tri dì chomo in gli quaranta...

[12] Stat. bergam., XIV pm. (lomb.), cap. 3, pag. 260.3: E se eli haverà ben servata la regola zoè la predita penitentia in el dito tempo, lo ministro o over lo suo locotenente lo debia vestire de la capa in la dita congregatione...

[13] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), lamentatio, cap. 6.863, pag. 542: Qualunqua poi del pecato se pente / tu lassi a lor la vera penetencia, / sì che çascun del tuo legato sente.

[14] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), Contra lo peccato, vol. 1, pag. 179.21: si convem che l'omo abia IIJ cosse chi som i(n) veraxe penitencia: la primera si è te(n)p(er)anza de cor...

[15] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 127.2: exceptu chi per tali presumptioni illu rindissi a Deu fruttu dignu di penitentia et fachissi a lu abati et a li monachi di quistu monasteriu convenivili emenda.

- [Rif. a una pena del Purgatorio].

[16] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 154, pag. 52.25: Nel fuoco, della penitenza; e dice «contenti», per ciò che quella penitenza, che non si facesse con contentamento d'animo di colui che la facesse, non varrebbe alcuna cosa a salute...

- [In un appellativo mariano].

[17] Poes. an. bologn., XIII, 16, pag. 9: Alma de penitencia, mare de reverencia...

- [Personificato].

[18] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.29, pag. 154: madonna Penetenza c'è trovata, / de tutta la sua gente fatt'ha schera...

[19] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 24.35, pag. 384: Penitenza Sono un' anciella di quella gran donna, / C' ò nome Penitenzia.

[20] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 38.39, pag. 131: I' son Speranza con questa brigata / Per cui la mia persona vien guardata: / Modestia, Penitenzia, ed Allegrezza...

4.1 Locuz. verb. Fare (la) penitenza.

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 140, pag. 423: Se in questo mondo penetencia non faraye, / l'amor de Cristo al tuto perderaye.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 162, pag. 182: Oltri è ke per vergonza dri serv e dri parenti / No vol far penitentia con bon adovramenti...

[3] Orazioni ven., XIII, 1.6, pag. 155: Verase corpol de Cristo intemerado, / [[...]] / per nui in crose tu pendest[i] / et crudel morte recevisti; / dàme ferma conosença / de fare iusta penitencia!

[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 40.176, vol. 1, pag. 286: Molto fo de grande abstinentia / ke trenta anni fece penitençia...

[5] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 326, pag. 651: eo v'ò dar conseio, se prendro lo volì: / fai [la] penitencia enfin ke vui poì, / de li vostri peccati a Deo ve repentì...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.3, pag. 9: L'anema dice al corpo: «Facciamo penetenza, / che possamo fugire quella grave sentenza...

[7] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 1, pag. 42.27: Noi siamo ora di loto e peccando infanghiamo l'anima, ma se noi vogliamo fare penitensia, queste nostre corpora saranno glorificate...

[8] Stat. assis., 1329, pag. 162.28: da le cose no lecete abstenere, procurare le meretorie, renuntiare alle peccate, delle passate fare penetentia...

[9] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.6: Et se alcuno dei frati [[...]] cadesse in fornicationi, se obcultamente peccherà, faccia penitentia et siali data congrua penitentia.

[10] Lett. bologn., XIV pm., pag. 56.14: Che çova a l' omo desprexiare se medesmo e dare tribulatione al so corpo cum diçuni e desipline, orando e veglando e penitentiafacendo...

[11] De li sengni, XIV m. (rom.), 58, pag. 359: Un ando et un mese averao potestate, / una stimana, sette die et un'ora, / de consumare li malnati / che non ànno facta penetença ancora...

[12] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 8, pag. 138.7: che la penitenzia si fa per purgare il peccato...

[13] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 11, pag. 28.9: Eio volio ke tu fara' altra penitentia, ke tu debii intrare in uno reliono e lì faré penitentia de li toy pecadi...

4.1.1 Locuz. verb. Fare penitenza di qsa: espiare (una colpa o un peccato).

[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 163.2: In dela quale luogo ella fece uno t(en)po penite(n)zia delli suoi peccati.

[2] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 119.15: piacq(ue) a dDio che l'a(nim)a di costui dovesse tornare dentro dal corpo e che questi facesse penetentia del suo peccato.

[3] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 46.2, pag. 465: Quando de mala mo(r)te mor(e) l'omo chè rio / sencza far(e) penetencza de lo peccato sio...

[4] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 39, pag. 51.25: nexun de' desirar o percazar d' aver tristicia over dolor se nno per punir o per far penitenza de li soi manchamenti...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 264, vol. 2, pag. 439.13: [[Il papa]] comandò che innanzi calen di ottobre prossimo fosse venuto il detto Lodovico personalmente dinanzi da llui a misericordia, e a ffare penitenzia del misfatto...

[6] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 181, pag. 268.19: illu divi fari penitencia di lu votu ruttu.

[7] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 2.2, pag. 176: E grazia dammi che in questo mondo / d'ogni mio fallo penetenzia facci...

4.2 Fras. Stare, vivere in penitenza: condurre una vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Orazioni abruzz., XIII, A.3, pag. 105: Quilli ke stau 'n penete[n]sa conservali nu teu amore...

[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 2, pag. 9.22: [[L'abate]] visse in penetenzia longo tempo, et in fine fue santo uomo.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 77.9: tanto maggiormente debbono quelle persone che vivono in penitenzia seguire pur di bene in meglio...

[4] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 2, cap. 26, Elpidio, Sisinnia ed Elia, pag. 859.7: Questi [[...]] stava quasi in continue orattioni, era di tanta astinentia che xxv anni che visse in penetentia non mangió se non lo sabbato e la domenica...

[5] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 5, pag. 16: Signor', dicendo, state in penetenza, / non aspettate il dì della sentenza...

4.3 Fras. Convertirsi, (ri)tornare, venire a penitenza: abbracciare una condotta di vita ispirata a severe pratiche penitenziali per espiare i peccati pregressi.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 1.78, pag. 541: L'alto Signore / [[...]] / inn esto mondo ne deia dare / contrictïone, ferma temença, / sì cke lassimo lo male affare / e rretornimo a ppenetença...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 10.4, pag. 32: Non consider, peccatore, ch'eo te posso annabissare? / Ed hai fatto tal fallore ch'eo sì l'ho cascion de fare: / hol voluto comportare, - che tornasse a penetenza.

[3] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 93i, pag. 93.36: Intanto che l'omo torna a penetensia si rivivificano tucti quelli beni che elli fece...

[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 78.21: Dio àne volontieri misericordia de' peccatori, quando volliono venire a penetenza...

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 192.7: quel Marcellin papa duto per paura sacrificà ali ydoli; ma poi retornando a penitencia e sentenza contra sí dagando, per che lu era andado contra el papado, de Dyoclician fo incoronado de martirio.

[6] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 2, par. 2, pag. 351.21: lo quale male tra' sovrani è contato, perciocché indi nasce onde il reo più tardi a penitenzia viene.

[7] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 28, pag. 148.20: [[Dio]] preordenà a torminti perpetuali li quay El sape ke pecareveno e no tornareveno a penitentia de li quay neguno se salvarà.

[8] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 7, pag. 74.25: un Goto si convertì a penitenza, e santo Benedetto per caritade volontieri lo ricevette.

[9] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 9, proemio, pag. 126.12: avvegna che alcuno sia peccatore e malvagio, se si converte a penitenzia conseguiràe perdono.

[10] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 4.20, pag. 36: Poi che Cristo venne al mondo / et Eva manzà del pomo, / non fe' mai sì gran bixogno / a penitencia retornare.

[11] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 53.17, vol. 1, pag. 395: O tapinelli, tornate a penitença, / ché 'l mondo passa, e basta men che una hora.

4.3.1 Fras. Convertire a penitenza (qno): indurre qno ad abbandonare il peccato e ad abbracciare una condotta di vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Legg. sacre Ashb. 395, XIV pm. (sett.), 2, Maria Maddalena, pag. 152.13: Mo imperçò ch'el no era convig[n]evole cosa che la vocatione de Çoane a bene fosse casone de la perditione de Maria Magdalena, Iesu sì la convertì a penetencia.

4.4 Fras. Trarre, recare a penitenza (qno): indurre qno ad espiare i propri peccati mediante una condotta di vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 154, pag. 34: Crist ven da ce in terra e 'g venn per pur amor, / Per trar a penitentia lo miser peccaor.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 65, pag. 104.10: O verage maestra delle Virtudi, [[...]] per cui tutte le genti sono alluminate, quanti n'hai già recati a penitenzia di coloro che andavano per questo mondo cieco come matti...

5 Pentimento per la propria condotta o per i propri peccati.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 8, pag. 295.31: La fine del'ira è incominciamento di penetentia et incominciamento di pentersi...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 5, 25-45, pag. 156.15: questa lussuria mena sempre seco questa compagnia; ansietà, paura, penitenzia, puzza, vergogna, e bruttura.

5.1 Fras. Ricevere a penitenza: perdonare (un peccato o una persona che si pente dei propri peccati).

[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 42, Marina, pag. 1388.9: Or vedete che sì gran peccato è stato quel di costui, che Dio no ll'à volsuto ricevere a ppenetentia.

[2] Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 997, pag. 28: Messer pare Ioxmax, / finché tu vol e ch'el te piaxe / ch'e' te debia manifestar / la mea gesta e lo me' affar / et la mea colpa e la mea offexa, / or lo receve a penetencia, / che tu è' prest' et ben lo sò...

5.2 Fras. Essere ridotto a penitenza: pentirsi (di un'azione).

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 281.3: Li altry Grecy che no avevano voluto recepere né acceptare li loro ry venendo de Troya, semelemente redducti a penitencia, humelemente le gevano cercando e receperolle restituendo loro dignitate.

6 Nome di un ordine religioso, i cui componenti praticano una vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.8: Questa ene la regola de li frati et sore de l' ordine de penetemça per volgare.

[2] Doc. imol., 1362, pag. 331.21: Item una meza stazone posta in lo quartiero de San Zilio in la chapela de Santa Maria de Valverde apreso le raxone del spedale de Penetienzia e di Devoti...

6.1 [Eccles.] Locuz. agg. Di penitenza: appartenente all'ordine religioso dei Penitenti. || Senza distinzione di sesso.

[1] Doc. fior., 1279, pag. 238.2: Item a' ministri de' frati di penitençia di Firençe...

[2] Doc. fior., 1279, pag. 239.27: Item a monna Contelda, vestita dele donne di penitençia di Santa Maria Novella...

[3] Doc. fior., 1281-87, pag. 19.2: (E) anke de avere s. iiij, i quali diede ad un altro corriere c'andò a Roma (e) portò una lettera a' frati di penitençia di là...

[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 235.23: Questi sono li quattro spirituali consilieri trovati (e) dati a Salvato Mati (e) a Lotto mess(er) Donati, camarli(n)ghi del Ceppo, da frate Belli(n)cio(n)e (e) frate Simonetto, ministri dela Regola deli frati di penite(n)tia...

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 60, par. 2, vol. 2, pag. 95.23: ordenamo ke 'l ministro de l'ordene deglie frate de penetentia de Peroscia [[...]] sia tenuto e degga enfra quindece dì...

6.2 Estens. Locuz. agg. Di (gran) penitenza: che pratica una vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 128.13, pag. 258: Or sì vi conterò la contenenza / Che Falsembiante fece in quella andata / Colla su' amica Costretta-Astinenza. / E' no· mmenâr co· llor già gente armata, / Ma come gente di gran penitenza...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 409, vol. 1, pag. 279.36: li detti IIII serventi s'elegano per lo camarlèngo et IIIJ, ma pertanto che sieno huomini di penetentia.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 5, vol. 2, pag. 176.22: Alcuni altri sono, li quali vituperano Cristo nelle sue spose, e figliuole, in ciò che affidando Dio loro le sue spose vergini a Lui consecrate, e altre donne di penitenza...

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 216, vol. 2, pag. 142.8: Di fuore per le montagne, come udirete, sì si dice che sono XV chiese, con assai monaci di grandissima penitenzia.

[5] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 237.27: Gìo como fraticiello iacenno per le montagne de Maiella con romiti e perzone de penitenza.

[6] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 454.5: Costei, essendo di Roma, nella quale cittade ancora al dì d'oggi vi sta la figliuola, donna di gran penitenza e orazione...

6.3 Estens. [Detto di un vestito:] locuz. agg. Di penitenza: adatto a chi pratica una vita ispirata a severe pratiche penitenziali.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 25, pag. 308.12: Iosaphas con grande lagrime onoró suo padre, e soppellicte lo suo corpo inn uno monime[n]to tra sancti ho(min)i, e no -l vesticte neente di vestimenti reali ma di vestimenti aspri e di penetensia.

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 24, Ilarione, pag. 602.8: [[Ilarione]] spogliandosi l'abito seculare e vestendosi panni di penitentia, rimase co llui.

[3] Stat. moden., 1335, cap. 13, pag. 378.16: E quili chi voram recevere disiplina e fare memoria de la passione del nostro Segnore misser yhu xpo, se debian vestire de vestimenta de penete[n]cia.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 1, pag. 112.15: E desprexiando li studi de la sciencia mundana [[...]] desiderando de piaxei' a solo Dee, cercà e piglà habito de penitencia...