PENITENZIARIO agg./s.m.

0.1penitenziari; f: penitenziario.

0.2 Lat. mediev. paenitentiarius (GDLI s.v. penitenziario).

0.3 f Giovanni dalle Celle, Summa pisanella, 1383: 2; Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 [Relig.] [Rif. a un salmo:] che si recita in segno di penitenza durante un rito liturgico. 2 [Eccles.] Sost. Estens. Lo stesso che confessore.

0.8 Aurelio Malandrino 19.03.2020.

1 [Relig.] [Rif. a un salmo:] che si recita in segno di penitenza durante un rito liturgico.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 29, 1-12, pag. 698.11: Beati, quorum remissae sunt iniquitates, et quorum tecta sunt peccata ec.; lo quale è uno dei salmi penitenziari, del quale prese l'autore de la ditta parte che venia a la sua rima...

2 [Eccles.] Sost. Estens. Lo stesso che confessore.

[1] f Giovanni dalle Celle, Summa pisanella, 1383: se manifesta la persona con buona intenzione, acciocchè il penitenziario ori per lei ec. costui non pecca, ma merita. || Crusca (4) s.v. penitenziario.