PENTENZA s.f.

0.1 pentenza; f: pentenzia.

0.2 Da pentere.

0.3 Rime Arch. Not. Bologna, c. 1280-1339 (bologn.), [1300]: 1.

0.4 In testi tosc.: Sennuccio dal Bene (ed. Piccini), a. 1349 (fior.); f Neri Pagliaresi, S. Eufrosina, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Rime Arch. Not. Bologna, c. 1280-1339 (bologn.), [1300].

0.5 Locuz. e fras. avere pentenza 1; fare pentenza di 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sentimento di dolore e contrizione per i peccati commessi. Locuz. verb. Avere pentenza: lo stesso che pentire. 1.1 Locuz. verb. Fare pentenza di qsa: espiare (una colpa).

0.8 Aurelio Malandrino 15.05.2024.

1 Sentimento di dolore e contrizione per i peccati commessi. Locuz. verb. Avere pentenza: lo stesso che pentire.

[1] Rime Arch. Not. Bologna, c. 1280-1339 (bologn.), [1300] son. 12.5, pag. 178: Ançi che muor' n' avrai forse pentenza / e tuo pentir non ti varà mia...

[2] Sennuccio dal Bene (ed. Piccini), a. 1349 (fior.), canz. 13.121, pag. 74: Quivi con fede, speme e amor vada, / con netta coscïenza, / [[...]] / contrito abbia pentenza, / fondisi in umiltate, ami giustizia...

1.1 Locuz. verb. Fare pentenza di qsa: espiare (una colpa).

[1] f Neri Pagliaresi, S. Eufrosina, XIV sm. (sen.), pt. 2, 37.6, pag. 126: ma ella d'altro padre si provede / e de' suoi falli pentenzia farne... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.